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“Un tempo si diceva che Un altro mondo è possibile, ora bisognerà dire che è necessario.” Con queste parole il direttore Nicola Lagioia cattura, allo stesso tempo, il significato implicito del titolo di questa extra-ordinaria edizione del Salone del Libro 2020 e il contenuto dell’incontro che seguirà la sua breve introduzione. Ai microfoni di Radiotre, nella mattinata di venerdì 15 maggio, il conduttore Alessandro Melicchio dialoga con lo scrittore Amitav
Nella giornata di venerdì 15 maggio alle ore 9.10, su Radio3 è stato trasmesso in diretta l’incontro, presentato da Pietro del Soldà, in compagnia del direttore del Salone del libro Nicola Lagioia che ci ha raccontato l’edizione Salone Extra, intitolata “Tutta la città ne parla”, specificando che tutti gli incontri saranno trasmessi online e in palinsesto su Radio3. Le grandi sfide, non solo per la scienza e la politica ma
Oggi nel cortile del Castello Estense di Ferrara, si è trattato, in occasione del festival di Internazionale, il tema della fine del mondo con Amitav Ghosh, Pranab Doley ed Enrica de Cian. Ghosh ha iniziato l’incontro parlando del bel libro di Ernesto de Martino, intitolato “La fine del mondo”, che introduce appunto il tema. Sembra inoltre che la maggior parte delle persone non si voglia accorgere del disastro imminente riguardante
Torino, 19 maggio 2017 Dopo intensi sforzi preparativi e organizzativi, il Salone del Libro ospita calorosamente Amitav Ghosh, scrittore, giornalista e antropologo indiano. In questa occasione l’autore ha presentato il suo ultimo libro, The Great Derangement: climate change and the unthinkable o, per dirla all’italiana, La grande cecità: il cambiamento climatico e l’impensabile. Del tutto originale la scelta di una lettura in lingua inglese precedentemente selezionata da dedicare al suo
È giovedì pomeriggio e c’incamminiamo verso una struttura fatiscente che a noi, ancora intrappolate nelle mura del nostro liceo, incute un po’ di timore, ma il Campus Einaudi ci accoglie con gentilezza e ci troviamo senza troppe difficoltà nell’aula magna dell’Università. Il protagonista del nostro primo incontro del Salone Off è Amitav Ghosh, uno dei più conosciuti scrittori indiani, nonché insegnante e ricercatore universitario. Se oggi abbiamo l’onore d’incontrarlo
Visioni: filo conduttore non solo del Salone Internazionale del Libro 2016, ma anche dei romanzi del noto scrittore indiano Amitav Ghosh, nei quali egli ha spesso descritto una realtà e una società ancora inesistenti. Durante la conferenza tenutasi venerdì 13 maggio al Lingotto Fiere di Torino, l’autore ha colto l’occasione per presentare il suo libro più recente, ultimo della trilogia della Ibis, “Diluvio di fuoco”. Accompagnato dalla sua amica e
Diluvio di Fuoco: il romanzo conclusivo della trilogia dell’Ibis iniziata con “Mare di papaveri” e “Il fiume dell’Oppio”, trilogia che ha preso 11 anni, è stato presentato Sabato 24 ottobre 2015 alla Biblioteca Civica Musicale «Andrea Della Corte» per il Salone Off 365 Oltre all’autore, Amitav Ghosh, sono presenti i due traduttori, Anna Nadotti e Norman Gobetti, e due gruppi di lettura: quello delle Biblioteche Civiche torinesi, che hanno preparato l’incontro
Amitav Ghosh parla di oppio. Oppio e indiani. Oppio, indiani e cinesi; un sacco di cinesi. Laureato all’università di Delhi, scrittore, giornalista e antropologo. Alla domanda “chi sei?” risponde con spiazzante onestà: io sono uno scrittore indiano che scrive in inglese. Limpido, bravo Amitav. Arriva sul palco della Sala Azzurra del Salone accompagnato da una traduttrice ed un’omina addestrata a somministrare domande di una lunghezza indescrivibile. Gran donna. Si arriva,