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“Oltre il confine” è il tema del 30° Salone Internazionale del libro di Torino: ci sono limiti che la realtà ci impone ogni giorno, confini che tutti avrebbero voglia di superare, giovani e bambini in particolare, spinti dalla curiosità e dalla fantasia. Quale mezzo migliore dei libri! Ma ad esempio se chiedessimo ad ragazzo cosa pensa dei libri cosa ci risponderebbe? C’è ancora nei giovani la voglia di leggere o
In prima serata, il 15 Settembre presso lo spazio BCC Fvg, Luigi Gallimberti, medico specializzato in Psichiatria e Tossicologia e docente presso l’Università di Padova ha proposto al pubblico un’accurata e lineare spiegazione sul bambino come “nativo digitale”, trovando un nesso tra ricerche sul campo delle neuroscienze e il buon senso. “I bambini nati dal 2002 ad oggi sono abituati quotidianamente ad interagire con quelle che noi chiamavamo “nuove tecnologie”
Penultimo giorno del Salone, qui a Lingotto Fiere, pronti a portarvi una visione di novità ed innovazione, tema pregnante della XXIX edizione. Non a caso, Panorama li ha definiti una delle migliori 5 novità del Salone. La parte più innovativa dell’editoria italiana sono i piccoli indipendenti con idee originali. Parliamo del progetto CAMILLA, un nome che dice molto più di quanto possa sembrare: Collana di Alibi Modificati Inclusivi per la
Tutti conoscono la triste storia della deportazione degli Ebrei, ma come spiegarla ai bambini? Franco Grego ha proposto un’app interattiva dal titolo”Auschwitz una storia di vento”, per portarli indietro a settant’anni fa, facendoli immergere in quell’atmosfera di disperazione, senza soffermarsi però sui tratti più violenti, ma utilizzando le illustrazioni e la possibilità di interagire per entrare nella storia. Con il sottofondo di una musica struggente, un papà abbraccia i suoi
Oggi al salone del Libro 2015 Nadia Budde, illustratrice tedesca, con zampine, bestioline e corpicini incontra i piccoli ospiti del Salone, approfittando del workshop organizzato per presentare il suo nuovo libro dedicato proprio a loro. Così, tra colori, disegni e risate, coinvolge tutti in un’esperienza interessante mettendo insieme i vari tasselli della storia che racconta. Una storia alla portata di tutti, con personaggi bruttini e deformati per suscitare l’ironia
Spesso si pensa che filosofi, accademici e scienziati non siano in grado di ridere. Incarnano la figura del sapiente distaccato dal resto del mondo e sembra quasi che vivano in un universo parallelo, in cui c’è spazio solo per il rigore e lo studio. Douglas Hofstadter in solo un’ora è riuscito a dimostrare il contrario. Una figura autorevole come quella che rappresenta, si sgretola davanti all’intero pubblico della “Arena Rossa”.