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“Wolf children”, il titolo del nuovo libro di Paul Dowswell, è il nome del gruppo di ragazzi abbandonati che popolavano le strade di Berlino all’arrivo dell’Armata Rossa, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo “Ausländer”, “L’ultima alba di guerra”, “Il ragazzo di Berlino”, “Tra le mura del Cremlino”, tutti editi da Feltrinelli, questo libro è un’altra avventura ambientata nel Novecento, in cui Otto e i suoi compagni lottano ogni giorno
”Berlino: cittá condannata a divenire e mai ad essere” Berlino viene fondata intorno al 1200 da diversi popoli. Della capitale tedesca parla Luigi Forte nel suo nuovo libro ”Berlino cittá d’altri”, in cui racconta come vari autori vi giunsero e come la vissero. All’inizio del XX secolo la cittá subí l’afflusso di un gran numero di esuli russi, nobili intellettuali ma anche nullatenenti. Questo continuo scambio di culture ha reso
Berlino, 1938: vengono promulgate le leggi razziali. Gli ebrei non possono più camminare sui marciapiedi, ma sono costretti a stare sulla strada; non sono più considerati cittadini, ma esseri inferiori, di serie B. Se i bambini, in tutto questo, si interrogano sulle loro colpe, gli altri iniziano ad escluderli dai giochi, dalle feste e dalle amicizie. Carlo fa parte degli esclusi, degli emarginati, degli ebrei: non può più andare a
Eugen Ruge è nato in Russia nel 1954. Ha studiato matematica a Berlino ed è stato ricercatore presso l’Istituto Centrale di Geofisica di Potsdam. Prima di lasciare la DDR per la Germania Federale nel 1988, è stato sceneggiatore e regista per gli studi DEFA (Deutsche Film AG). Dal 1989 scrive e traduce per il teatro e il cinema, insegnando anche all’Università delle Arti di Berlino. In tempi di luce declinante ha vinto il
Riprende anche quest’anno il dialogo con i giovani: dopo due edizioni dedicate alla ricerca di neologismi, quest’anno il progetto dello scrittore Andrea Bajani si occuperà di Europa, spostandosi tra Torino e Berlino. Ventiquattro ragazzi: dodici torinesi, dodici berlinesi. Lingua, storia, futuri diversi, la stessa bandiera all’entrata di scuola. Tutti nati prima del ’92, l’Europa unita come fatto compiuto, la Lira e il Marco delle monete buone per il cassetto dei