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Fin dove l’identità è una scelta? Viene imposta dagli altri oppure è un dogma sociale? Sono queste le tematiche affrontate da Björn Larsson nel romanzo La lettera di Gertrud presente al Salone venerdì 10 maggio. Ambientato in un Paese europeo indefinito, il protagonista Martin Brenner, uno scienziato genetista, si ritrova a fare i conti con le sue vere origini, diverse da quelle che pensava di aver sempre avuto. Infatti, in seguito alla morte
Per i vent’anni dell’edizione italiana de La vera storia del pirata Long John Silver lo scrittore svedese e docente di lingua francese Bjorn Larsson presenta questo personaggio ambiguo con un italiano quasi perfetto. L’autore afferma che la sua decisione di raccontare la storia di John Silver sia nata dalla necessitá di presentare il soggetto controverso e misterioso de L’isola del tesoro di Stevenson. Larsson prova comunque a non tradire né il libro
La settimana con l’autore si conclude con un tuffo nel suo paese nativo, tra la voce di Sophie Zelmani e le note di accompagnamento di Lars Halapi alla chitarra e alla tastiera, Thomas Axelsson al basso e Peter Korhonen alla batteria. La voce delicata e sussurrata dell’artista ricrea uno status di tranquillità unita ad una nota malinconica, che forse è quella provata da Larsson nel ricordo di quella che, seppur
In occasione dell’incontro con Björn Larsson, Marco Aime ed Ernesto Ferrero, libertà è stata la parola chiave dell’ultima conversazione con l’autore, coronando una settimana densa di eventi, riflessioni e dialoghi che hanno permesso ad un pubblico curioso e selezionato di scoprire piccoli mondi ancora sconosciuti, in termini di realtà geografica e dell’umano sentire. Molteplici sono i concetti che ruotano attorno a questo tema, quali amore, identità, letteratura, scienza e libero
Si è trattato dell’incontro con uno scrittore elegantemente disponibile al confronto, al dialogo con noi giovani lettori dei suoi romanzi, riservato per quanto attiene la sua vita personale, ma generoso nello svelare alcuni dei segreti delle sue opere…e in esse sono effettivamente celati momenti di vita vissuta, incontri fortuiti o meno con persone che hanno significato per lui a tal punto, da acquisire spazio significativo nei suoi racconti, ed alle
Scrivere è un mestiere solitario, intimo, profondo, che porta l’autore ad estraniarsi dalla frenesia del mondo per poterlo raccontare. Lo scrittore non scrive per se stesso, ma per i suoi lettori. Pertanto, si rivela comunque necessario un rapporto diretto con la realtà ed in primis con il suo pubblico. Così, in occasione dell’incontro La Scena della Parola, Björn Larsson ha dato spazio alle domande e curiosità di molti giovani studenti
Non si può vivere di sola scienza né di sola fede: e di amore si può vivere? É proprio attorno alla parola amore che gravitano le storie della cosmologa Petra Löw, lo speleologo Joseph Guimaud, la filosofa Ulla Lind, tre uomini in bilico tra scienza e umanità, tra l’amore a senso unico per la passione della loro vita, e l’amore fragile e accogliente che solo l’umanità può offrire. Il racconto
Si spengono le luci, un urlo assordante da parte degli spettatori, principalmente bambini, spezza il silenzio dell’Auditorium Concordia di Pordenone. Pronti a salpare sulla Hispaniola, gli attori hanno coinvolto tutto il pubblico: tra le risate e lo stupore di centinaia di bambini hanno raccontato l’ultima storia del pirata Long John Silver, alla ricerca del famoso tesoro del Capitan Flint da tempo perduto. Un intreccio tra L’isola del Tesoro di Robert
Siamo fatti dei luoghi dove siamo vissuti e nati, dei paesaggi dove siamo stati. Incuriositi da un uomo svedese, danese, un po’ cittadino del mondo ed esploratore dei mari, Francesco Conversano e Nene Grignaffini, ne hanno fatto un film-documentario. Non una comune biografia, bensì un ritratto limitato e discreto, da un punto di vista alternativo, dell’autore e del suo piccolo mondo. Quel microcosmo da cui hanno origine le sue storie
Massimo Somaglino, Giuliana Musso e Gianluigi Meggiorin hanno sfidato lo spettatore in un meticoloso gioco ad intarsio, in cui tre storie si contengono e si intrecciano, legate da piani diversi di finzione. Ad occupare il palco sono soprattutto il virtuosismo degli attori e la capacità di immedesimazione che unite all’armonia dell’unione tra prosa e poesia hanno creato nel pubblico una forte empatia. Il connubio tra luci, musica e versi che