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Potere alle parole

La grammatica dice che i nomi che finiscono in “o” al femminile prendono la “a”! Questa l’invettiva con cui la linguista Rachele Raus introduce l’incontro di Sabato 14 Maggio sulla parità di genere nel linguaggio. A partire da questa premessa, si riflette sul motivo per cui la parola “cuoca” non trasmette alcuna reazione di stupore, al contrario rimaniamo perplessi nel sentire termini quali “magistrata” o “avvocata”. Questa anomalia, che ci

La felicità è un fatto strano

Cosa succederebbe se la normalità della nostra routine venisse bruscamente interrotta da una scura, fitta e sporca nebbia capace, non solo di offuscare la vista, ma di cancellare il Tempo? Un gioco di equivoci e di ironia che Andrea Vitali propone ad un pubblico che va dai giovanissimi ai suoi fan più cresciuti. La storia inizia in un paese senza nome e ha per protagonista un bambino stanco di tutta

Nella testa di uno psicologo

Essere lo psicoterapeuta di uno psichiatra. E’ questa l’immagine iniziale del libro Una specie di felicità di Francesco Carofiglio. L’autore inizia a presentare la propria opera proprio da tale immagine, che sta alla base della vicenda, in cui viene a crearsi un rapporto strettamente privato, quello fra medico e paziente, i quali fino a poco prima erano rispettivamente allievo e professore. L’idea di scrivere il romanzo è scaturita da un episodio

Nei panni di un genio

Al Laboratorio Autori del Salone del Libro 2016 Alberto Pellai e sua moglie Barbara Tamborini presentano il loro libro Piccolo Genio, edito da De Agostini. Anche persone come Bolt, Giovanna D’Arco, Beethoven e Einstein prima di essere i personaggi che hanno cambiato la nostra storia sono stati bambini. Alcuni pensano che questi geni debbano aver avuto una vita pazzesca, ma in realtà erano bambini normali, con problemi, talenti e sogni” dice Barbara. Il libro parla proprio di questo,

Torino protagonista all’insegna del Noir

In questa prima giornata di Giovedì 12 Maggio, la storica Libreria Fontana apre le porte nella sua nuova sede, in via San Francesco d’Assisi 18, all’autore di romanzi noir Fabio Beccacini, in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Mentre Torino dorme” edito da Frilli. Non si sarebbe potuta trovare una cornice migliore di un’antica libreria del centro di Torino per accogliere un romanzo in cui la nostra città è la

Tradurre il genio di David Foster Wallace

David Foster Wallace era uno scrittore che spiccava per l’uso poco convenzionale della sintassi e di forme colloquiali, a volte difficili da interpretare anche da parte dei suoi connazionali. Per un traduttore riuscire a trasmettere il concetto, mantenendo il ritmo e le risonanze della narrazione, sembra essere un’impresa difficilissima. Lo stesso Foster Wallace riteneva che un traduttore, in realtà, riuscisse solo a descrivere ciò che era realmente contenuto nei suoi libri. Le

“Tempesta” sul mercato dell’editoria

La giornalista Silvia Truzzi ha moderato, nel pomeriggio, il dibattito svoltosi al centro dell’incontro “Grandi perché?”, cui hanno partecipato gli editori Giuseppe Laterza, Bruno Mari, Antonio Sellerio, la libraia Francesca Boragno e Michele Polo dall’Università Bocconi di Milano. La discussione si è svolta interamente intorno al tema della crisi che sta attraversando, negli ultimi anni, il settore dell’editoria libraria. Il primo a prendere la parola è stato Michele Polo, il

Libero lo stile, libertà alle innovazioni

Stile libero: uno stile variegato. All’incontro per i vent’anni dalla nascita della collana della casa editrice Einaudi “Stile libero”, uno dei suoi due ideatori, Severino Cesari, racconta le origini di questa esperienza, nata dal desiderio di promuovere la sperimentazione di generi letterari non usuali. L’aspetto più innovativo di questa collana è sicuramente la capacità di “tagliare il mercato in modo orizzontale” e di immaginare un lettore con una biblioteca di intrattenimento.

La tavola della pace

Quest’oggi si è tenuto l’incontro di presentazione del libro dal titolo Soup For Syria. L’autrice, Barbara Abdeni Massaad, è una fotografa libanese e ha raccolto circa ottanta ricette per un progetto iniziato quasi tre anni fa in seguito ad una massiccia immigrazione di siriani in Libano. Vedendo su tutti i telegiornali le immagini di questa situazione disastrosa, ha deciso di visitare il campo profughi di Beirut, che si trovava a