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Citazioni del Mah: Versi Perversi

Entra la bimba, guarda attentamente, poi dice: <<nonna cara, che orecchione!>> <<son per sentirti meglio!>> fa il birbone. <<che grandi occhi hai, cara nonnina!>> <<son per vederti meglio, nipotina!>> E tirandosi su meglio a sedere se la pregusta già con gran piacere: “Uh, al confronto con la vecchia arpia, questa sarà una vera leccornia…” E dice allora Cappuccetto Rosso: <che splendida pelliccia hai addosso!>>. <<ma no!>> protesta il Lupo. <<cosa

Citazioni del Mah: Anna è furiosa

“Quando Anna s’infuriava, se la prendeva con tutti quelli che le stavano  vicino. Compresi quelli che non le avevano fatto niente. [..]  Finchè, la  domenica, non venne a trovarla il nonno. Portava un tamburo e due  bacchette per suo nipote. Disse: “Anna, con il tamburo scaccerai la furia”.  […] Da quel momento, Anna porta sempre, dalla mattina alla sera, il  tamburo allacciato alla vita [..] Anna è contenta di comportarsi

Paolo Cognetti all’Ipsar “E.Zegna” di Cavaglià: le impressioni dei ragazzi

Paolo Cognetti ci ha colpiti sin da subito! Con il suo modo di porsi di fronte a noi: l’avevamo accolto tutti appoggiati all’estrema parete dell’aula,lontani dalla scrivania vicino alla quale pensavamo si sarebbe posto lui…e invece..ha preso una sedia e , a sua volta, anche lui si è avvicinato all’ultima parete e si è mescolato tra noi,alla variegata famiglia “IPSAR E.Zegna”.  Noi timidi e lui accorto a capirlo e a

Comportamenti del bene: lasciare il posto agli anziani sul bus

Lasciar sedere gli anziani sul bus è un comportamento del BENE. A tutti piace viaggiare seduti, senza persone che si spostano, che chiedono di uscire. Ma gli anziani (le donne incinte, i disabili) fanno più fatica a muoversi, per loro fa davvero la differenza trovare posto a sedere o no. Chi ha le energie per rimanere in piedi, può alzarsi e lasciare il suo posto. Così può aiutare chi ha

Parole 2014: Chiocciola con Diogo Mainardi

Della lumaca due cose sono leggendarie: la lentezza e il mondo che si porta sopra la schiena. Se la velocità è il paradigma del presente, a volte andare piano è una scelta obbligata. Ciascuno (individuo, paese) porta faticosamente dentro l’Europa un bagaglio di oggetti, di lingue, di culture. E lascia traccia del proprio passaggio…

Parole 2014: Circo con Bjorn Laarson

Del circo si ricordano gli animali e i tendoni, soprattutto. La coazione a spostarsi per famiglie, il tentativo ogni volta di ricostruirsi una vita in un luogo: la stessa vita di fronte a facce diverse. L’Europa di oggi racconta, attraverso la semplificazione doganale, questo inesausto spostarsi di uomini e merci: tendoni, panni stesi e facce mai viste.

Parole 2014: Stormo con Alessandro Leogrande

Del Vecchio Continente si elogia da sempre la solidità, l’essere tradizione e fondamento, prima di tutto. Il continente che è, di cui tutti invidiano l’immutabilità. Eppure oggi parlare d’Europa significa prima di tutto parlare di migliaia di persone che si spostano da un posto ad un altro. Uccelli migratori, lavoratori, disperati in cerca di salvezza, vacanzieri low cost, inquieti del Nuovo Millennio.

Parole 2014: Tangram con Vasile Ernu

I pezzi del tangram sono come le nazioni europee: diversi per forma e grandezza. Unendo questi tasselli sconnessi si può imitare la sagoma di una ballerina, di un coniglio e di una casa. Oppure creare dei mostri. C’è di mezzo il Caso che ci infuria sopra la testa. Ma c’è anche la Scelta: di uomini e donne che dicono da che parte vogliono stare.

Parole 2014: Magnete con Luciano Canfora

Alla seduzione della calamita non si sfugge. Il magnete chiama a sé e le limature di ferro accorrono. Recalcitranti o entusiaste, volenti o nolenti, è lì che la natura le dirige. Sono campi di forze, tensioni tra poteri. Ci sono paesi più magnetici di altri – la Germania, il nord Europa – e cittadini che, semplicemente attratti, si mettono in viaggio.