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Queste sono le parole che rappresentano al meglio, secondo lo scrittore Andrea Bajani, la sua iniziativa. Ormai veterano del Salone del Libro di Torino, Andrea collabora con i ragazzi dai 13 ai 18 anni del BookStock con l’intento di ricercare dieci neologismi non ancora presenti nel vocabolario italiano. Il progetto ha assunto il nome di “Vocabolario Allargato”, che già al Salone del Libro 2012 aveva riscosso grande successo grazie alla
Torino fu una delle città con maggior resistenza al regime fascista. Gli ebrei, infatti, diventarono in gran numero partigiani. Lo fecero non solo per difendere la loro etnia in quegli anni sempre più odiata e disprezzata, ma soprattutto per liberare la loro Nazione da chi la minacciava. Erano italiani. Italiani come tutti gli altri. Uomini e donne con una vita normale, un lavoro, che parlavano italiano e si sentivano parte
Con le splendide voci del coro Ha-Kol di Roma si apre la puntata speciale di Radio Rai 3 dedicata alla Giornata della Memoria e trasmessa dal Liceo Massimo D’Azeglio di Torino. Marino Sinibaldi inizia leggendo l’articolo 1 della legge del 20 luglio 2000 con la quale questo giorno, il 27 gennaio, è stato formalmente riconosciuto per ricordare a livello nazionale la tragedia della Shoà e i milioni di ebrei morti
Per ricordare forte. Tutti insieme. Anche quest’anno, come l’anno passato, FuoriLegge ricorda. Vuole ricordare insieme ai ragazzi e agli adulti che sono loro vicini, insieme agli insegnanti, ai bibliotecari e ai librai. Insieme agli autori e agli editori. Insieme a tutti quelli che sentono forte l’impegno della Memoria. Per tessere una lunga tela di ricordi che sia una bandiera per piccoli e grandi, giovani e adulti. Una Memoria forte e
Era la fine del gennaio 2002, avevo nove anni e frequentavo la quarta elementare. E, cosa più importante, non conoscevo l’odio di cui l’uomo è capace. “Domani verrà a parlarci un signore, bambini. Ha vissuto degli anni molto brutti e non sarà facile per lui raccontarveli, quindi trattatelo con rispetto” ci disse la maestra. Sul momento, mi venne da pensare: “Perchè? Perchè ricordare i dolori del passato, quando abbiamo una
“YOUR OPINION MATTERS!” Questo è il nucleo della Mondovisione proiettata alle 14.00 di oggi in una sala piena di persone del cinema Boldini a Ferrara nell’ambito del Festival di Internazionale che, visto l’orario troppo ravvicinato al pranzo, si erano muniti, nel fare la fila per entrare, di panini e bibite. Tuttavia nessuna pennichella ha distratto gli spettatori da un argomento così vivo come la realtà virtuale. Si parla degli “anonymous”,
I ragazzi del Liceo Ariosto incontrano l’Europa nell’Atrio Bassani, guidati in una conferenza da Federico Taddia, giornalista e speaker di Radio24. Europa come istituzione e attualità è stato il tema principale sul quale Andrea Pipino (Internazionale), Anguel Beremlisky (addetto stampa della Comissione Europea), Laura Morelli e Alessandra Campanari (curatrici di scambieuropei.com) si sono destreggiati. A volte fatichiamo a ritenerci europei: questa è una realtà troppo distante, troppo grande, che trova pochi riscontri
Arrivati a Ferrara. Mangiato. Dormito. Pronti a partire. Sarà che è venerdì e le signore con la permanente affollano la strada del mercato alla ricerca dell’offerta migliore, sarà la presenza sorprendentemente ingombrante delle biciclette parcheggiate su ogni centimetro di suolo calpestabile, sarà l’aria frizzantina che si avverte per l’inizio del Festival Internazionale, ma la mattina ferrarese è particolarmente movimentata ed io stessa sento una strana agitazione. Ho speso la prima
Giulia_Svuoto la borsa sul letto: una penna, un pacchetto di fazzoletti e… non ci credo! Lo scontrino dell’Autogrill: un Apollo e una Coca. E’ passato più di un mese, ma ancora ricordo come se fosse ieri la lunghissima coda per mangiare di corsa un panino, la frenesia della redazione, tutta l’emozione di incontrare per la prima volta il direttore de La Stampa, le riunioni mattutine, le corse fra un Mac
Emanuele Attardi, 2 H. Fino ad un paio di mesi fa non sapevo esattamente cosa fosse il Salone Internazionale del Libro di Torino, figuriamoci ascoltare ed intervistare gli scrittori: una cosa da matti ! Invece… questo salone per me è stato molto speciale per due motivi: il primo è che, non credevo, ma mi è molto piaciuto stare a stretto contatto, lavorare ed intervistare degli autori e scrivere subito dopo un