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Come ripartire dopo la pandemia sfruttando l’arte e la cultura come carburanti? Questa è la domanda a cui si è cercata una risposta domenica 21 febbraio al Festival di Internazionale nell’incontro dal titolo Ripartire dalla cultura coordinato da Daniele Cassandro. L’evento ha visto come protagonisti Paola Dubini, docente dell’Università Bocconi di Milano, Christian Greco, direttore del Museo egizio di Torino, Florinda Saieva, imprenditrice del Farm Cultural Park di Favara e
Internazionale è un evento culturale di grandissima importanza per i cittadini ferraresi e per i numerosi spettatori provenienti da ogni parte d’Italia che tutti gli anni arrivano nella città estense per seguire gli incontri che vi si svolgono. E’ proprio per questa ragione che in un anno così particolare non poteva mancare un festival che affonda le sue radici nella vitalità suscitata da cultura e condivisione del sapere. Questa manifestazione,
Oggi al SaloneExtra si parla di Istituti Italiani di Cultura; non sono in molti a conoscerne l’importanza e Roberto Vellano, direttore della promozione della cultura e della lingua italiana, ha voluto presentarne l’attività. In pochi sapranno di questi avamposti della cultura italiana sparsi nel mondo, in cui piccoli gruppi di persone organizzano corsi di lingua italiana, eventi e manifestazioni per far sentire la nostra presenza culturale sul territorio. Ormai questi istituti
Il Giovane Holden, Franny e Zoey, Nove racconti. Titoli di cui spesso abbiamo sentito parlare. Ma chi era davvero JD Salinger? A raccontarne la vita e le sfumature caratteriali è stato,sabato 11 maggio al Salone, il figlio Matt, scrittore, attore e al momento curatore delle opere inedite del padre. Dal ’65 infatti, il noto autore non ha più divulgato i suoi scritti, dedicandosi alla stesura di opere più intime e
“L’Egitto può competere con l’Antica Roma”. È questa la frase con cui Franco Forte introduce il collettivo Valery Esperian durante l’evento “Il romanzo dei Faraoni”, un progetto internazionale edito da Fanucci che prevede la pubblicazione di cinque volumi sui Faraoni più rappresentativi della storia. All’incontro hanno partecipato gli autori di Cheope. L’Immortale (Vincenzo Vizzini, Luigi Brasili) e Akhenaton. L’eretico (Elisa Bertini, Antonio Tenisci), presentando il loro percorso: un viaggio nel passato a
Il 13 maggio nello Spazio Duecento si è svolta una conferenza dal titolo Anche le statue muoiono presentata da Costantino d’Orazio, durante la quale si è discusso a proposito del ruolo che i musei, in particolare il Museo Egizio a Torino, hanno nella società odierna. Ad intervenire erano Christian Greco, direttore del Museo Egizio, Irene Calderoni, curatrice di arte contemporanea ed Elisa Panero, ministro per i Beni e le Attività Culturali.
L’essere è da sempre oggetto di speculazioni filosofiche da parte della classe intellettuale; con l’avvento della digitalizzazione, però, la possibilità di comporre produzioni artistiche in tutti i campi si è allargata ad un numero sempre più grande di persone. E se convenzionalmente si tende ad associare sentimenti positivi alla tecnologia, c’è chi non la pensa affatto in questo modo. Giuseppe Montesano, autore del libro Come diventare vivi, riporta le sue
Io, Agrippina è il libro di Andrea Carandini, noto archeologo e professore universitario italiano, ideato per condividere e rendere accessibile a chiunque la sua passione dell’Antichità. La presentazione in Sala Rossa è stata aperta da Alessandro Laterza, che ha sottolineato l’importanza di questo personaggio soprattutto per i suoi scavi sul monte Palatino e le successive ricostruzioni di storia romana. Una delle caratteristiche principali di Carandini è l’essere riuscito a “coniugare
<<Quando i tempi sono duri, si riscopre l’importanza della cultura>>. Ha parlato così Giovanni Saccani, presidente del Comitato di Torino della Società Dante Alighieri durante l’incontro di questa mattina nello Spazio Autori, accanto a lui il Segretario Generale Alessandro Masi. Con lo scopo di «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore
“Si fa presto a dire rivoluzione”: è questo il titolo dell’evento di giovedì 18 maggio 2017 durante il quale si è discusso dell’importanza di fare rivoluzione. Le rivoluzioni sono infatti capaci di produrre cambiamenti culturali, tecnologici, nei linguaggi, nei costumi, nei rapporti sociali ed economici. Questo sarà il tema del festival “Lectorinfabula” di Conversano (Bari) dal 14 al 17 settembre. Esso è costruito sulla centralità della parola e del racconto