Lavorare senza essere pagati è un sacrificio che spesso fanno i giovani lavoratori, ma se invece di essere un sacrificio diventasse un ossessione, qualcosa che è necessario fare per dare un senso alle proprie giornate. Questo è l’argomento del libro Robledo di Daniele Zito di cui si è parlato dalle 11.30 del 20 maggio 2017 presso il Caffè letterario del Salone del libro di Torino. I lavoratori sono chiamati spettri poiché
Ci siamo fatti prendere la mano dal gioco e questa volta abbiamo voluto esagerare: addirittura due cronisti per la serata che ha visto scontrarsi Leonardo Sciascia, A ciascuno il suo, allenato da Daniele Zito contro Beppe Fenoglio, Una questione privata, allenato da Angelo Ferracuti. Buona lettura e vi ricordiamo l’appuntamento dell’8 aprile 2015, sempre Unione culturale Franco Antonicelli, che vedrà Elsa Morante, L’isola di arturo, allenato da Emmanuela Carbè vs Paolo Volponi, Le mosche del capitale, allenato da Massimo Raffaeli.