Il maggio di fuoco di Edgar Morin
Sale sul palco, salutato da un boato di applausi; forse il più fragoroso di questa trentunesima edizione del Salone, fino ad ora. Gli applausi scemano, ma prima ancora che torni il silenzio la sala Azzurra ricomincia ad applaudire, venera un grande scrittore, filosofo, sociologo, ed è felice dell’enorme fortuna che ha di vedere dal vivo Edgar Morin. 1968: Edgar è il solo ad andare nelle università occupate durante i moti