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Babalibri compie quindici anni e una miriade di bambini elettrizzati era lì, per festeggiare. Babalibri è una casa editrice esclusivamente per bambini, che cerca in tutti i modi di attirare l’attenzione del suo giovanissimo pubblico. “Io non ho il pennarello!” urlavano in tanti, perché tutti volevano partecipare al gioco organizzato da Eros e Francesca, che consisteva nell’indovinare i personaggi delle storie dei libri presentati all’incontro, disegnandoli. Molti bambini li indovinarono immediatamente,
All’ interno del BookStock Village si è tenuta la premiazione nazionale “Nati per Leggere”, condotta da Eros Miari, dove sono stati consegnati i premi ai seguenti vincitori delle varie sezioni. Per la categoria ” Nascere con i libri” (6-18 mesi) ha ricevuto il premio da parte di Umberto Magnoni, Eva Rasano, autrice del libro “Lupo in versi”, che viene presentato con un breve filmato. La scrittrice svela che l’ idea
Anche Eros Miari, che cura da anni gli incontri con i bambini e ragazzi del Bookstock Village, ci racconta che cos’è per lui la buona lettura. Anche lui sarà tra i protagonisti del nostro incontro al Salone Cinquant’anni fa in casa mia non c’erano libri. Insieme a me, nella veste di genitori, vivevano un babbo che guidava il camion e una mamma che cuciva a macchina. Poco spazio all’avventura, nessuno
Bepi scosse il capo e raccolse la lettera del Comando. – «Si sottolinea l’estrema criticità… bla bla bla… imminente offensiva… bla bla bla… nessuno sforzo dovrà essere lesinato per garantire il successo». Ragazzi, vuol dire che la missione è importante. – Certo che è importante, – replicò Attilio. Talmente importante che dobbiamo avvisare qualcuno! – Qualcuno chi? – chiese Martino. – Be’, i carabinieri, per esempio. – Eh certo! –
Scuote la testa mentre Nino sparisce dietro l’angolo. E nemmeno si accorge della mole compatta di un cane bianco che le si avvicina. Forse è un pitbull, forse un molosso. Comunque, un essere dall’aria per nulla amichevole. La bestia si mette a latrare. Petra sobbalza, fa un salto indietro. Pensa subito a Bella che perlustra le aiuole impregnate di odori animaleschi. L’ammasso di muscoli e denti ringhia. Il tizio che
«E quindi che intenzioni hai, adesso?», chiede Nino, interrompendo il rimuginare della bestia. Cerca di rompere il silenzio di Petra che guarda fissa nel vuoto. Le mette un braccio attorno alle spalle, le va vicinissimo all’orecchio con la bocca. Bella lo squadra. Petra lascia fare. «Io stasera a casa non ci torno.» «Come non ci torni? E dove dormi?» Lei resta muta, poi all’improvviso sbotta. «Qui. Dove vuoi che dorma?»
«In effetti dovevi pensarci prima! Cazzo, Perla, siamo cinture nere di educazione sessuale. È dalla seconda elementare che ci parlano di accopiamenti tra umani e tu non arrivi nemmeno alla regola base del preservativo? Dovevi proprio essere fuori di testa!» Non è che abbia tutti i torti. Riapro gli occhi e mi tiro a sedere sullo sdraio: «Non è facile come dirlo… Guarda che tra la teoria e la
Arrivò ad ampie falcate un colonnello delle SS, con lo sguardo seccato di qualcuno a cui stessero facendo perdere tempo […] Guardò i due uomini in piedi davanti allo sportello dell’auto. – Chi c’è in macchina? – chiese. – Due protetti del governo di Spagna, catturati per errore. Stavano per essere caricati su questo treno, contrariamente alle disposizioni del Ministero degli esteri Ungherese, – disse Perlasca. – E lei è? –
Ilaria ha studiato all’università e ha imparato l’arabo, l’inglese e il francese. Poi è stata in Inghilterra, in Tunisia e in Egitto, per imparare meglio le lingue. C’è stata da sola, senza neanche uno della famiglia che l’accompagnasse! Quando è tornata a casa ha trovato lavoro nella televisione dell’Italia, che si chiama RAI, e adesso viene sempre qui, in Somalia. Secondo me lei è un po’ matta a venire in
«Ma vi pare! Siamo quasi nel Duemila e qui ancora praticano l’infibulazione!» disse Ilaria, battendo il suo inseparabile blocco su una gamba, nella hall dell’albergo Sahafi. […] «Cose da Medioevo» commentò con una smorfia schifata Mike. Intervenne Monique, la collega: «So che moltissime bambine muoiono subito dopo l’infibulazione per via dell’infezione. Vanno in cancrena,capite? Solo che una gamba in cancrena la puoi anche amputare, ma se l’infezione arriva dal centro