Tag "giorno della memoria"

Liliana Treves racconta….

Liliana Treves è nata ad Alessandria in una famiglia di piccola borghesia, quando scoppia la guerra lei e i suoi genitori sono costretti a trasferirsi a Torino in cerca di un nuovo lavoro per mantenersi. Liliana riesce fortunatamente a frequentare la scuola ebraica, mentre i suoi fratelli maggiori iniziano a lavorare. A causa del trattamento riservato ai genitori cacciati brutalmente dal loro lavoro, i figli aderirono al movimento antifascista. Non

Ho visto un film…

Ho visto un film qualche anno fa, con mia madre. Il suo titolo era “Freedom Writers”. Uno di quei film che vedi e non sai se definirli “commerciali” per la presenza del primo belloccio di turno che fa arrossire le gote delle fanciulle, o “bei film”, lasciandoti trascinare dalla trama per poi caderne vittima. Io ho scelto la seconda opzione. è tratto da una storia vera: un’insegnante costretta al tirocinio

Il Treno della Memoria

Dalla redazione del Liceo Grigoletti di Pordenone che contribuisce al nostro speciale per il giorno della memoria, ecco il  video di Ingrid Battistella: si tratta di uno dei lavori presentati dai ragazzi in occasione del concorso bandito dal Liceo Grigoletti di Pordenone per selezionare i partecipanti al viaggio del TRENO DELLA MEMORIA, organizzato dal Comune di Pordenone con la associazione Terra del Fuoco.Il Liceo Grigoletti ha vinto il concorso, se

Il Treno della Memoria

Dalla redazione del Liceo Grigoletti di Pordenone che contribuisce al nostro speciale per il giorno della memoria, ecco il  video di Ingrid Battistella: si tratta di uno dei lavori presentati dai ragazzi in occasione del concorso bandito dal Liceo Grigoletti di Pordenone per selezionare i partecipanti al viaggio del TRENO DELLA MEMORIA, organizzato dal Comune di Pordenone con la associazione Terra del Fuoco.Il Liceo Grigoletti ha vinto il concorso, se

I ragazzi di Villa Emma

Segnaliamo l’ appuntamento di un ‘altra scuola che collabora con il Bookblog e che verrà raccontato in questo speciale per il giorno della memoria. Lunedi 28 gennaio presso gli Istituti Tecnici e Professionali “ALDINI VALERIANI SIRANI” di Bologna in occasione della Giornata della Memoria verrà proiettato il Documentario ” I RAGAZZI DI VILLA EMMA” autore ALDO ZAPPALA’; si tratta di una produzione di RAI EDUCATIONAL La storia siamo noi, Fondazione villa

Le parole della memoria – L’Olocausto

Credo fortemente che per esprimersi sia necessario conoscere le parole, i vocaboli, il profondo significato di ogni termine che usiamo. E credo ancor più fortemente che ciò sia necessario quando parliamo di noi, delle persone e delle loro storie. Cercando notizie a proposito dell’olocausto, dunque, mi sono chiesta quale fosse il significato di questo termine. Beh, devo ammettere che la sottile e macabra ironia che aleggia su ogni particolare, su

La Memoria lunga di FuoriLegge

Per ricordare forte. Tutti insieme. Anche quest’anno, come l’anno passato, FuoriLegge ricorda. Vuole ricordare insieme ai ragazzi e agli adulti che sono loro vicini, insieme agli insegnanti, ai bibliotecari e ai librai. Insieme agli autori e agli editori. Insieme a tutti quelli che sentono forte l’impegno della Memoria. Per tessere una lunga tela di ricordi che sia una bandiera per piccoli e grandi, giovani e adulti. Una Memoria forte e

Le vignette della memoria

Forse l’unica cosa da fare durante la giornata della Memoria è fermarsi un momento, staccare per poco dalla vita e pensare. Lo si può fare in vari modi, ma immergersi in una pagina di libro, impregnata di ricordi e di umanità, non ha eguali. Non è sicuro che Primo Levi approverebbe, eppure Art Spiegelman ha provato a raccontare l’Olocausto con l’ausilio di “balloons” e immagini nel suo Maus che ogni

Revisionismo storico

Quando penso al Giorno della Memoria e al valore che ha assunto negli anni quale testamento morale in mano alle giovani generazioni, non posso fare a meno di pensare al contempo alle posizioni negazioniste di coloro che, sotto l’etichetta  altisonante di “revisionismo storico”, mettono in atto un’operazione per così dire di “disturbo” rispetto alla rievocazione di quanto successo durante la Shoah che doverosamente, almeno una volta all’anno, ricordiamo attraverso l’analisi

Il primo incontro non si scorda mai

Era la fine del gennaio 2002, avevo nove anni e frequentavo la quarta elementare. E, cosa più importante, non conoscevo l’odio di cui l’uomo è capace. “Domani verrà a parlarci un signore, bambini. Ha vissuto degli anni molto brutti e non sarà facile per lui raccontarveli, quindi trattatelo con rispetto” ci disse la maestra. Sul momento, mi venne da pensare: “Perchè? Perchè ricordare i dolori del passato, quando abbiamo una