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“Il grande futuro”

“Il grande futuro”, questo è il titolo dell’ultimo libro scritto da Giuseppe Catozzella, scrittore e giornalista italiano, dopo il grande successo riscosso da “Non dirmi che hai paura”. Con queste due pubblicazioni l’autore intende denunciare l’impossibilità di un dialogo tra civiltà, che al giorno d’oggi sembra essere un’utopia.Per la realizzazione del suo progetto Catozzella ha vissuto per qualche mese in Somalia, luogo in cui, in seguito all’incontro di un giovane,

Il podcast dell’intervista della redazione del liceo Alfieri a Giuseppe Catozzella

Ed ecco la seconda intervista per il progetto Microfonando, realizzata dai ragazzi del Liceo Alfieri  a Giuseppe Catozzella. Per il secondo hanno consecutivo, infatti, i  ragazzi di diverse classi del ginnasio dell’indirizzo di comunicazione, intervistano gli scrittore adottati, dopo essersi preparati a fondo sulla biografia e sui lavori dell’autore. Il laboratorio è condotto da Valeria Dinamo di Radio Grp e Francesca Bacinotti di Radio 101, quest’anno anche con l’aiuto di Mario Simulo, ed è prodotto dal Liceo Alfieri di

Giuseppe Catozzella alla Biblioteca Civica civica Primo Levi

La storia della giovane somala Samia, che prese parte alle Olimpiadi di Pechino e che sognava di correre a quelle di Londra, morta in mare nel tentativo di arrivare in Italia, sarà al centro dell’incontro con il giornalista e scrittore Giuseppe Catozzella, che ha ripercorso la vita e la tragica sorte di Samia nel suo Non dirmi che hai paura (Feltrinelli, 2014), tra i «papabili» al Premio Strega 2014. L’autore,

Giuseppe Catozzella

Giuseppe Catozzella è autore di poesie, romanzi-inchiesta, racconti e reportage. E’ stato consulente editoriale per la Mondadori e attualmente lavora per Giangiacomo Feltrinelli. Scrive su “L’Espresso”, “Sette”, “Granta”, “Max”, “Lo Straniero”, milanomafia.com, e ha collaborato con la trasmissione televisiva “Le Iene”. Del suo romanzo-inchiesta Alveare (Rizzoli, 2011; Feltrinelli, 2014) la casa di produzione Wildside ha acquistato i diritti cinematografici, e sono stati tratti quattro differenti spettacoli teatrali. Ha scritto Espianti