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Nell’Arena Bookstock Lorenzo Fazio, editore di Chiarelettere, intervistato da Andrea Bajani, ha aperto e sviscerato il neologismo “disfuturi”, ideato dagli studenti delle scuole superiori di Torino per il progetto Vocabolario Allargato. Con questi nuovi termini si può fare un ritratto dell’Italia stessa: infatti con l’aggettivo disfuturi i ragazzi volevano descriversi, definendosi persone senza aspettative o speranze per il futuro, visto come incerto ed oscuro. Lorenzo Fazio riesce però comunque
Linkotico è una di quelle parole che fa parte del vocabolario allargato, progetto creato da Andrea Bajani al quale prendono parte i ragazzi di diverse scuole torinesi. Che cos’è la sindrome linkotica? E’ la paura di avere rapporti duraturi e profondi con amici e familiari. Molto più spesso le persone tendono ad instaurare una moltitudine di rapporti ma in modo sempre più superficiale. Si può dire che il “linkotismo” sia
“E’ una parola impossibile, perchè la moneta e l’etica combattono tra di loro, sono, a mio vedere, inconciliabili, e non possono crearne una nuova parola. Il potere del denaro è dilagante, basta vedere quella canaglia di Silvio Berlusconi che in questo paese si è comprato qualunque cosa” Angelo Ferracuti “Quella dell’intervista è stata una grande esperienza, formativa sotto tutti i punti di vista. E’ stato sicuramente un modo per mettermi
All’Arena Bookstock, la parola Eteriderio è stata al centro dell’incontro fra Massimo Recalcati, famoso psicoanalista, e Andrea Bajani; frutto del lavoro di un gruppo di ragazzi guidati da quest’ultimo, la parola eteriderio viene definita desiderio di essere qualcun’altro, ossia emulare il comportamento e la gestualità di un modello idealizzato. E’ evidente che questo concetto contenga un’accezione negativa, legata ad una conseguente perdita di identità e/o personalità. Ma chi è in
Ha inaugurato l’Arena del Bookstock la presentazione del progetto “Il vocabolario allargato“ di Andrea Bajani, con la partecipazione, come ospite speciale, di Michele Serra. Lo scopo di quest’iniziativa è di creare un ritratto critico dell’attuale situazione attraverso gli occhi dei giovani. Il giornalista ha commentato i neologismi creati dai dieci ragazzi partecipanti, che ha apprezzato molto e definito come “parole diaboliche, intelligenti, dense di significato e ambiguità“. Degna rappresentante di tutti
Le due parole che preferisco sono “demolitica” e “disonestar”. La prima perché è un ottimo strumento di discussione, sul MoVimento 5 Stelle e il Partito Democratico. La seconda perché è satirica, intrigante, e potrei usarla in una mia “amaca”. Foto di Ornella Orlandini Lettere realizzate da Katharina Januschewski
Credo sia davvero una bella sfida quella di mettere in relazione il neologismo Istoria e il Giorno della Memoria: sono due cose così diverse ma allo stesso tempo uguali! Per Istoria intendiamo un atteggiamento che comporta, anche a causa dei media, un interesse smodato verso fatti o fenomeni (alcune volte anche banali) che hanno grande presa sul pubblico nei confronti dei quali l’attenzione dopo poco scema; per quanto riguarda il
Istorìa: “bombardamento mediatico riguardo concetti che col tempo perdono popolarità”. Questa la definizione del neologismo di cui ha parlato Andrea Bajani con la partecipazione del noto drammaturgo, attore e regista teatrale Marco Baliani. L’isteria mediatica rende tutto uguale a tutto e fa perdere di vista la storicità e l’importanza degli eventi. L’istorìa, quindi, è il risultato del dominio pubblicitario sui media, che sono schiavi dell’indice d’ascolto e puntano sull’impatto emotivo
Istorìa: “bombardamento mediatico riguardo concetti che col tempo perdono popolarità”. Questa la definizione del neologismo di cui ha parlato Andrea Bajani con la partecipazione del noto drammaturgo, attore e regista teatrale Marco Baliani. L’isteria mediatica rende tutto uguale a tutto e fa perdere di vista la storicità e l’importanza degli eventi. L’istorìa, quindi, è il risultato del dominio pubblicitario sui media, che sono schiavi dell’indice d’ascolto e puntano sull’impatto emotivo
Ultramobilismo, questa è la nuova parola per indicare la frenesia nevrotica che ci spinge ad ogni costo alla rapidità. Non si ha più il tempo per pensare e contemplare il nostro mondo e le nostre azioni. Abbiamo analizzato questo nuovo concetto con Luca Mercalli: “si vive come in un grande frullatore”, ha detto, sottolineando la nostra ricerca continua della novità, quando invece le cose che ci rendono felici sono vicine