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Dalla veranda della sua casa in Massachusetts, Ocean Vuong si presenta agli spettatori del Salone del Libro EXTRA intervistato da Claudia Durastanti, traduttrice dell’ultimo romanzo dell’autore Brevemente risplendiamo sulla terra. Il libro racconta la storia di un bambino che con la mamma e la nonna dal Vietnam si stabilisce in America in cerca di un futuro migliore. La storia si concentra sulla ricerca e riacquisizione della propria identità nel tentativo
Domenica 6 ottobre 2019 ,in occasione dell’iniziativa Portici di Carta, sono state organizzate varie passeggiate letterarie. Tra queste una ha toccato i luoghi più significativi del quartiere San Salvario per raccontare le immigrazioni interne ed esterne della nostra città. A Torino infatti i residenti stranieri sono circa 14o mila tra Rumeni, Marocchini, Peruviani e Cinesi e alcuni di loro, a cominciare dagli anni Novanta, hanno deciso di raccontare la realtà
Oggi in Sala Azzurra si è tenuto l’incontro “In Cammino per la democrazia; i relatori hanno affrontato il tema dell’immigrazione e di come ormai si stia diffondendo un odio sempre più comune nei confronti di persone che non cercano altro se non pace e tranquillità. A raccontare la sua esperienza è stato Ahmed Abdullahi: dopo aver lasciato la Somalia egli ha raggiunto dopo diversi mesi di viaggio nel deserto l’Italia.
“I sogni sono come la Stella Polare, ci indicano la strada”, così Fabio Geda ci ha parlato di un mondo giusto, con ricchezze ben distribuite, dove i cittadini si possano sentire liberi, tutelati e rispettati dalla propria nazione, un sogno che solo tutti insieme possiamo far diventare realtà. Noi siamo cittadini del mondo e per questo dobbiamo mettercela tutta ad aiutare e ad accogliere gli altri, facendoli sentire a casa e
Il concorso Lingua Madre è dedicato alle donne straniere, anche di seconda o terza generazione, residenti in Italia che, utilizzando la nostra lingua, vogliono approfondire il rapporto fra identità, radici e molto “altro”. Una sezione speciale è riservata alle donne italiane che vogliono raccontare storie di donne straniere che hanno conosciuto, amato, incontrato e che hanno saputo trasmettere loro “altre” identità. Il concorso letterario vuole essere un’opportunità per dar voce
Seppur poco ottimista, il titolo del libro Prigionieri del Presente di Antonio Galdo é stato definito realista da Anna Masera, giornalista de La Stampa. Uno dei temi piú discussi durante la presentazione é stato sicuramente quello dell’immigrazione, con particolare attenzione a come la nostra societá affronta questo fenomeno. Secondo quanto detto dal giornalista Galdo le persone non possiedono sicurezze, ma vivono impaurite; per questo si affidano soprattutto alle notizie diffuse dai media, che
Giovedí 10 Maggio 2018, nell’Aula 2030, si é tenuto un incontro per bambini intitolato ”Perché mi serve un nemico?”. L’aula in questione é gestita da Riconnessioni e da iniziative per la scuola, dove si cerca di sperimentare un nuovo modo di fare didattica creativo e stimolante,mediante workshop diversi ogni ora. In collaborazione con quest’ultima, a coordinare l’incontro é stato il Polo del ‘900, centro culturale che ha sede a Torino,
“Quello di Elina Hirvonen è un documentario che guarda avanti, al futuro, proprio come il logo di Internazionale 2017”. Boiling point, infatti, è la prima delle proiezioni che questa edizione del Festival ferrarese propone nell’ambito della rassegna Mondovisioni, per invitare a riflettere su varie tematiche di attualità. Il documentario proietta lo spettatore nelle frontiere finlandesi, tra due fazioni, l’una a favore e l’altra contro l’immigrazione, per portare alla luce una situazione
Accoglienza, inclusione e condivisione da una parte. Respingimento, esclusione e sovranità dall’altra. Parole chiave del dibattito democratico in Europa, attraverso cui viene combattuta una delle ultime battaglie ideologiche tra destra e sinistra. Come in passato, però, la prima vittima di questa guerra è la verità. Dell’immigrazione manca infatti un’analisi trasversale in grado di restituire un quadro chiaro della situazione sia a chi accoglie che a chi emigra. Sarebbe forse meglio, sia per
“Amal in arabo significa speranza”. Lo scrittore siciliano Marco Rizzo apre così l’incontro di presentazione del suo nuovo libro: “L’immigrazione spiegata ai bambini. Il viaggio di Amal” (Becco Giallo). Poi parla ai bambini presenti della mafia, l’associazione criminale coinvolta anche in traffico di persone, soldi, armi e sostanze stupefacenti su larghissima scala e nasce a scopo di guadagno. Il libro ha come protagonisti quattro animali: Amal, una gatta nera come