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Oggi, prima giornata della X edizione di Internazionale a Ferrara, nelle vie affollate si respira un clima di interessata curiosità. Dopo i primi incontri, quali sono le prime impressioni dei partecipanti ? Secondo le opinioni della gente, le ultime edizioni si sono rivelate più coinvolgenti e meglio organizzate rispetto alle prime, nelle quali il pubblico era costretto ad interminabili code e a seguire le conferenze in condizioni inadatte. Gli eventi,
Giunti al termine del Festival di Iternazionale 2015, svoltosi a Ferrara, quale location migliore del Teatro Comunale come luogo di Chiusura per questi tre giorni. Adriano Sofri e Zerocalcare hanno saputo rappresentare al meglio i due poli del pubblico del Festival: colto e allo stesso tempo giovane. Con i cuori a Kobane è il titolo dell’evento che ha messo in luce i pareri dei due non-giornalisti riguardo alla situazione del vicino
“Il compito del satirico è quello di puntare là dove fa male”. Così è iniziato l’incontro sul tema di politica estera al Teatro Comunale di Ferrara, durante il quale sono stati premiati i vignettisti vincitori del concorso “Una vignetta per l’Europa”; le vignette, riguardanti il tema dell’immigrazione e la crisi in Grecia sono stati esposti, durante i giorni del Festival, nel Chiostro di San Paolo. Il premio dal pubblico è
Concita De Gregorio ha presentato ieri nel giardino di Palazzo Roverella il suo nuovo libro “Mi sa che fuori è primavera”. È partita premettendo che il romanzo narra una storia vera, ma la storia sè è un pretesto: appunto, viene prima della storia. Tutto inizia un giorno d’autunno quando Irina, fino ad allora una sconosciuta per la scrittrice, si presenta a casa sua con fiori, cioccolatini e una sola richiesta:
Cuba: prime impressioni post-riapertura dei rapporti con gli Stati Uniti dopo mezzo secolo. Sono intervenuti a proposito di questo argomento, al Teatro Comunale di Ferrara, Alcibiades Hidalgo, ex consigliere di Raul Castro, Mauricio Vicent Mulet, giornalista de “El Pais”, e Rafael Rojos, scrittore del libro “La storia minima della rivoluzione cubana”, intervistati dal giornalista Omero Ciai. L’incontro è iniziato con la domanda agli invitati a proposito delle loro prime impressioni