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È gennaio, si sono appena concluse le vacanze natalizie. Tra verifiche ed interrogazioni da concludere, espletamenti burocratrici di fine quadrimestre e riunioni varie tipiche della scuola mi trovo sempre più spesso a controllare se ci sono novità sul progetto “Adotta uno scrittore”… Le notizie questa volta tardano ad arrivare ma finalmente il bando del progetto esce… Partecipiamo! La scrittrice che adotteremo è Laura Calosso. Ci sentiamo prima per mail poi
Sicuramente nel secondo incontro con Laura ci siamo maggiormente inoltrati nel discorso letterario: siamo partiti dal mito di Sisifo per arrivare a considerazioni personali sia nostre che della scrittrice. È stato ancora più coinvolgente della prima volta perché, partendo dai libri, abbiamo potuto sviscerare temi tipici della nostra condizioni di studenti, per esempio la scelta dell’Università. Abbiamo potuto riflettere sul fatto che non sempre le scelte fatte ” di pancia”
Leggere un romanzo significa vedere il mondo secondo la coscienza di un altro e attraversare pensieri che in alcuni casi non ci appartengono, risultandoci talvolta addirittura scomodi. E’ così che si diventa tolleranti, empatici, forse più felici. Dimostrare questa tesi è l’obiettivo che mi sono data all’inizio del mio percorso in Adotta uno Scrittore e dopo l’ultimo incontro con gli studenti dell’Istituto “Sergio Ronco” credo di aver raggiunto la meta,
Chaowalit S.: l’incontro è stato molto utile perché Laura ci dimostra come la realtà sia scrutabile da altri punti di vista. Matteo U:Durante il primo incontro la scrittrice è stata veramente convincente. Ha saputo esprimersi in modo chiaro ed accattivante. Alessio R:La presenza di Laura mi ha permesso di aumentare il mio bagaglio culturale perché ha trattato temi che non conoscevo. Lorenzo P: il primo incontro con la scrittrice è
Da qualche tempo si è diffusa l’idea che per ottenere attenzione bisogna abbassare il livello di complessità nei ragionamenti e nelle proposte culturali. Pur non sentendomi di smentire questa convinzione, la metto in dubbio ogni volta che ho occasione di partecipare ad incontri con gli studenti nelle scuole italiane. La sensazione che “abbassare il livello” sia una scelta sbagliata l’ho provata mercoledì 10 aprile durante l’incontro con i ragazzi dell’Istituto