Metafisica del viaggio
Paolo Rumiz parla senza microfono. Preferisce così, ci dice: è più intimo, la sala è piccola, i posti sono pochi, la sua voce non rimbomba. Arriva invece alle orecchie diretta e calma, come se avesse già cominciato a raccontare, e ascoltare viene naturale. Mette a suo agio il suo approccio: si sta zitti e buoni perché lo si vuole, senza necessità di sentirsi obbligati. E allora ci si accomoda e