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Alessandro Masi, giornalista, storico dell’arte e docente all’Università Telematica di Roma, tiene un incontro serale in questa “extra” edizione del Salone del Libro 2020. Vi sareste aspettati un’immersione nel mondo dell’arte? Beh, in tal caso sareste rimasti delusi! Masi ha preferito seguire un’altra rotta e tenersi sulla linea d’onda più discussa di questo periodo: l’emergenza COVID-19. Televisione e web sono, in questo tempo di reclusione, i due canali principali su
Oggi, venerdì 15 maggio, Rai Radio 3 Fahrenheit ospita vari incontri dell’edizione straordinaria del Salone internazionale del Libro di Torino 2020. Fahrenheit è una rubrica di Radio 3 che va in onda dalle 15:00 alle 18:00, dedicata a libri, idee ed eventi letterari che permettono l’incontro di opinioni di autori e lettori. In occasione del primo incontro, condotto da Marino Sinibaldi, di questo “Salone virtuale”, abbiamo assistito a vari
Un cantastorie e tante parole. Giorgio Olmoti ha fatto capolino al Liceo classico Vittorio Alfieri di Torino nel corso della notte nazionale del liceo classico e al fianco del musicista Mao, hanno presentato l’Ulisse dantesco, esempio lampante di tracotanza (Ubris), tema della serata. Al termine dell’incontro abbiamo avuto il piacere di intervistare Olmoti, a detta del quale la tracotanza è quel peccato di cui tutti ci macchiamo: egli stesso afferma
Il Giovane Holden, Franny e Zoey, Nove racconti. Titoli di cui spesso abbiamo sentito parlare. Ma chi era davvero JD Salinger? A raccontarne la vita e le sfumature caratteriali è stato,sabato 11 maggio al Salone, il figlio Matt, scrittore, attore e al momento curatore delle opere inedite del padre. Dal ’65 infatti, il noto autore non ha più divulgato i suoi scritti, dedicandosi alla stesura di opere più intime e
Game Over. No, non è il titolo di un sequel, ma l’epilogo di una lunga serie di presentazioni nelle quali, Alessandro Baricco, ha spiegato il tema del suo ultimo romanzo “The Game”. E sì, è un gioco di parole. “The Game” is over; così come over è la sua esperienza sui social, che ha avuto inizio proprio per ambientarsi in questo nuovo “oltremondo”, per poi terminare con un selfie simbolico sul palco
“Forse l’amore è questo continuo movimento tra la coppia e il mondo. Guardarsi, essere guardati, guardarsi, essere guardati, non vedere niente, non capire niente, guardarsi”. Una storia sussurrata da un uomo all’orecchio di uno sconosciuto, a bordo di una corriera, in un viaggio verso un vulcano, fisico e metaforico. Un intreccio ispirato dalle vicende e dagli interessi di una vita, che ha stazionato a lungo nella mente di Marco Rossari
14/09/2017 La Luna: da sempre osserva il mondo e gli uomini, ne è la musa e insinua in loro dubbi e domande. Plutarco, Keplero e Huygens sono solo alcuni dei tanti studiosi che il nostro satellite ha reso inquieti con il suo fascino, che resta immune allo scorrere del tempo. Il matematico, logico e saggista italiano Piergiorgio Odifreddi, trasporta i suoi attenti ascoltatori alla scoperta dell’universo, attraverso gli occhi, le
Pordenone, 14 Settembre 2017 Quale migliore augurio per il Festival del Libro? Carlos Ruiz Zafòn, autore spagnolo più letto dopo Cervantes, tradotto in oltre quaranta lingue, autore de L’ombra del vento, sognatore inguaribile, ci racconta di come, nella sua mente, i suoni incontrino le parole componendo una melodia che fa eco su scala internazionale. Una melodia che irrompe nel silenzio del lettore e si serve delle parole per avvolgerlo nei
Torino, 21 maggio 2017 Un messicano in Italia Caro Paco Ignacio II, se “la critica negativa non ha senso” allora siamo, a prescindere, in dovere di scrivere un articolo che elogi il suo intervento. Ma, ci creda, ciò non risulta affatto difficile. L’intervento di Wu Ming 4 (Federico Guglielmi) e di Giovanni Dozzini ci introducono l’immagine di uno scrittore che è stato come “una ventata d’aria fresca” nella letteratura italiana
Torino, 19 maggio 2017 Andrea Bajani dialoga con Ermanno Cavazzoni Per il ciclo Romanzi impossibili, Andrea Bajani dialoga liberamente con Ermanno Cavazzoni che ci trasporta nel suo mondo di libri e sogni, nel suo Limbo delle fantasticazioni, tratteggiando l’immagine di uno scrittore che, come Kafka, scrive come sogna, risulta totalmente immerso nelle sue stesse parole, tanto da cogliere in loro tutto il senso della sua vita. Scrivere non è un’attività