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Ma quello scrittore siciliano, di preciso, come si chiamava?

Ventiquattro ragazzi intorno ai sedici anni possono essere un muro. Un muro alzato a distanza di sicurezza: i primi banchi restano vuoti prudenzialmente. Nel caso io diventassi mortalmente noioso, loro potrebbero gettarsi a terra e strisciare fuori sui gomiti come soldati sotto il fuoco nemico, trovando scampo da una porta provvidenziale che si apre alle loro spalle. Poi, col passare dei minuti e delle ore, il muro si va delineando nei singoli mattoni

Non dimenticare per non rivivere

Oggi al cinema Fratelli Marx, in Corso Belgio, si è svolta una conferenza. L’argomento trattato è stato il genocidio armeno, iniziato nel 1915. Il popolo armeno porta da anni ormai una ferita aperta che non riesce a rimarginare, causata dall’estremo negazionismo del mondo nei confronti dell’esistenza di questo catastrofico crimine. Il genocidio non ha provocato solamente un’enorme perdita di persone, ma anche dolore e traumi psicologici, influenzando moltissimo la cultura

Come se non ci fosse un domani

Oggi in via Berthollet, all’interno del ristorante Si Vu Plè si è tenuto un incontro con Erik Sogno e Michele Liuzzi, creatori del graphic novel “Come se non ci fosse un domani”.                                                                                                         Il  percorso della storia è diviso in vari capitoli che propongono alcuni personaggi. Una breve introduzione trasporta il lettore all’interno di una società nettamente divisa in due entità: una governata da Mister P, personaggio egoista e bipolare che

Mariagiorgia Ulbar racconta il suo secondo incontro al Liceo Copernico

Sembra che il progetto di Torino sia per me l’occasione di frequentare una stagione: questo secondo sabato mattina, infatti, la neve cade e imbianca la città. Arrivata in classe, Martina, una studentessa della 3L, mi racconta di aver provato a fare quella “divinazione” poetica che avevo consigliato durante l’incontro precedente e che consiste nell’aprire un libro di poesie a caso e leggere il testo che ci capita sulla pagina come

Poesia al Liceo Copernico

E’ stata un’esperienza nuova per i ragazzi della 3 L del Liceo “Copernico” (corso di Comunicazione) parlare di poesia con una vera poetessa sabato 13 febbraio. Superata la timidezza, ascoltando Mariagiorgia Ulbar che si raccontava, qualcuno ha iniziato ad aprirsi, a manifestare le sue curiosità, a condividere i suoi tentativi di avvicinarsi alla poesia. E la sintonia è nata. Qualcuno guardava da fuori, senza lasciarsi coinvolgere, ma molti hanno parlato,

Mariagiorgia Ulbar racconta il suo primo incontro con la classe che la ha adottata

Sono arrivata a Torino trovando un po’ di inverno, la stagione perduta dell’anno 2016 – almeno per chi vive a Roma. Le studentesse e gli studenti della classe 3 L mi aspettavano disposti a semicerchio – la mia sedia al centro, tra Augusta Giovannoli ed Eva Giuliano, loro insegnante di italiano e latino. Sapevo che una copia del mio libro era arrivata nelle loro mani il giorno stesso e dunque non avevano avuto