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Non è uno dei sentimenti più positivi, ma nella mappa, che PordenoneLegge non trascura neanche quest’anno, va messo. L’odio è affidato alla giovane scrittrice Veronica Raimo che scherza dicendo di aver scelto il sentimento giusto, in quanto nei mesi precedenti l’incontro ne è stata travolta. L’autrice introduce l’argomento parafrasando una frase inizialmente dedicata all’amore: “L’odio è tutto, ma è anche tutto ciò che sappiamo sull’odio”. Ha continuato definendo l’odio attraverso
Molto difficili e molto importanti gli argomenti che l’insegnante Mariapia Veladiano, il giornalista Maurizio Assalto e il medico Marco Venturino, scrittori nel tempo libero, hanno affrontato in questo incontro, dall’ impegnativo titolo “le risposte della letteratura alle domande sul dolore”, che si è tenuto giovedì 19 settembre nell’aula conferenze della Fiera di Pordenone, nell’ambito delle iniziative letterarie della Pordenone legge di quest’anno. Nel rispondere alle domande poste dal moderatore Carlo Gargiulo,
“La mappa dei sentimenti” continua e questa volta la protagonista è l’invidia, il vizio sociale per eccellenza. A parlarcene c’è Lidia Ravera, scrittrice di successo, che ha sperimentato in prima persona gli effetti e i mali che porta e che con una punta d’ironia è riuscita a consigliarci come combatterla. L’ospite sottolinea come l’invidia si nutra dell’ossessione per il confronto, e raramente la si ammetta pubblicamente poiché è il più
Con uno sguardo tutto al femminile, Pordenonelegge quest’anno propone Caterina Bonvicini come ospite per parlare dell’amicizia, uno degli otto temi affrontati dal progetto “la mappa dei sentimenti”. Ma che cos’è l’amicizia? Si potrebbero portare numerosi esempi, si vedano Eurialo e Niso o Patroclo e Achille, ma forse è più opportuno partire, come ha fatto la scrittrice, proprio dalla “Pimpa”. Infatti, già nella letteratura per bambini è presente il tema dell’amicizia,
Il BookBlog inaugura la partecipazione a Pordenonelegge seguendo il primo evento al Palaprovincia Largo San Giorgio, in compagnia di Enrico Brizzi e Tiziano Scarpa con la mediazione di Gianmario Villalta, direttore artistico della manifestazione. Il tema dell’incontro, dal titolo “Camminare, scrivere”, è il viaggio, rigorosamente a piedi. I due ospiti, entrambi romanzieri e con anni di camminate alle spalle, raccontano benefici e svantaggi di questi percorsi tanto fisici quanto psicologici.
Vi siete persi Pordenonelegge? Ve lo raccontano i nostri giovani studenti che ci sono stati e hanno scritto per il BookBlog. In questa sezione nelle nostre cronache letterarie trovate tutti gli articoli, redatti per voi dagli studenti del Liceo Alfieri di Torino e dagli studenti del Liceo Grigoletti di Pordenone. Una decina dei nostri giovani reporter del Liceo Alfieri di Torino e del Liceo Grigoletti di Pordenone sono stati ospiti per
Un autunno caldo per i nostri giovani blogger: la scuola inizia bene con molti libri da leggere, favolosi festival cui partecipare da protagonisti e molto lavoro per i nostri blogger letterari che saranno per la prima volta a Pordenonelegge. Grazie alla collaborazione che da anni abbiamo avviato con il Liceo Grigoletti di Pordenone alcuni studenti del Liceo Alfieri di Torino potranno partecipare anche alla festa dei libri di Pordenone che ci
Ecco l’Antologia della Memoria realizzata dai ragazzi del Liceo Scientifico Grigoletti di Pordenone e ospitati come contributo sul BookBlog del Salone del Libro in occasione dello Speciale di Radio Rai 3 per la Giornata della memoria. Qui sotto pubblichiamo per praticità l’indice dei racconti che verranno pubblicati oggi e nei prossimi giorni.
Auschwitz, 13 Febbraio 1944 Oggi non è una giornata qualunque, è molto che non scrivevo qualche parola in questa agenda, ma ora che ne ho tempo posso solo riportare notizie che mi divorano da dentro come una malattia. Oggi all’appello per le docce ho sentito chiamare il numero di mia sorella più piccola: è una ragazza sveglia, lo è sempre stata e di sicuro sa cosa succede alle persone che vanno
Auschwitz, 20 Gennaio 1944Sono trascorse ormai alcuni giorni da quando io e mia sorella siamo state trasferite qua da Ravensbruk, probabilmente perché ormai il campo non riusciva più a ‘smaltire’ tutte le persone che entravano ogni giorno sempre in numero maggiore, a centinaia. Allora hanno deciso che era meglio trasferirci a migliaia in un campo più grande e più efficiente a svolgere quello a cui sono destinati questi dannati luoghi. Valiamo