Tag "Maurizio Maggiani"

Maurizio Maggiani al Liceo Umberto I

Il gran giorno è arrivato. Dobbiamo prepararci per conoscere Maurizio Maggiani. Nato a Castelnuovo di Magra nel 1951, è uno degli scrittori italiani più importanti in questo periodo. Ha vinto vari premi della letteratura e ora sta girando l’Italia per parlare del suo nuovo libro: “Il romanzo della Nazione”. Martedì 15 dicembre si trova a Torino, nell’Aula Magna del liceo Umberto I e un centinaio di ragazzi e docenti lo

Il Romanzo della Nazione: la preparazione all’incontro con l’autore

Quattro gli incontri, uno speciale. Un gruppo di ragazzi che ascolta, un altro che illustra. Un tema principale, “”, tanti altri argomenti che girano attorno. Gli studenti di 4E del liceo scientifico Umberto I si stanno preparando per un’opportunità che non capita tutti i giorni: Incontrare e confrontarsi con il famoso scrittore e giornalista italiano Maurizio Maggiani, vincitore di vari premi letterari tra cui il Campiello, il premio Strega e

Maurizio Maggiani racconta

Maurizio Maggiani durante l’incontro del salone off365 del 14 dicembre ci racconta il suo nuovo libro “Il romanzo della nazione” che ha già vinto il premio Elsa Morante presso la biblioteca civica  Villa Amoretti di Torino. Maurizio Maggiani è nato a Castelnovo Magra e ha pubblicato la maggior parte dei suoi testi grazie a Feltrinelli. Il protagonista, Maurizio, parla in prima persona. Punto fondamentale è la vicenda famigliare che si intreccia e

Ritorno al Liceo

A me piacciono le scuole, in fondo, mi sono sempre piaciute. Fin dalle materne andavo volentieri. Mi piaceva stare in classe anche con l’aria viziata. Che puoi anche non capirci niente ma un’ idea del brutto e del bello del mondo, in una scuola, te la fai sempre. Sembra strano ma spesso, sempre più spesso, a scuola, mancano i libri. Non i libri di testo, i libri quelli veri, quelli

Figli della repubblica

Maurizio Maggiani ha presentato al Salone del libro 2014 il suo nuovo testo Figli della repubblica, un’invettiva contro la generazione del dopoguerra che, secondo l’autore, ha trascurato il suo paese e ha reso vane le azioni compiute nello scorso secolo. Il libro è un soprattutto un invito a lasciare il mondo in eredità ai figli, non solo a darlo in prestito, e a cedere dunque il posto ai più giovani. L’utilizzo