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I libri parlano – non solo con il lettore, ma anche fra loro. Come Addio Fantasmi di Nadia Terranova e Idda di Michela Marzano, due romanzi usciti a pochi mesi di distanza che, inaspettatamente, hanno più punti in comune di quanti si potessero immaginare. È dunque per rendere esplicito questo dialogo che il 21 febbraio scorso le due autrici hanno incontrato i ragazzi del progetto Galeotto fu il libro… del
È possibile rinnegare una memoria? Costruire un’identità strappata alle radici? Queste le domande attorno alle quali si costruiscono gli ultimi romanzi di Michela Marzano e Nadia Terranova. Due donne con un passato difficile che rinnegano la famiglia per fuggire al dolore, ma che sono costrette a tornare alle origini per fare i conti con la loro vera identità. Così sono Alessandra e Ida, le protagoniste rispettivamente di “Idda” e “Addio
Il dolore può essere utile? Questa la domanda cardine dell’incontro di giovedì 9 maggio con la scrittrice e filosofa Michela Marzano all’Arena Robinson di Repubblica. L’autrice, tra episodi autobiografici e riferimenti ai suoi romanzi, ha cercato di dare una risposta che andasse oltre il secco e spontaneo “No”. Una convinzione di cui della scrittrice è la presenza intrinseca del dolore nella condizione umana, di un dolore che non si può
Solo noi stesse. Così si intitola uno dei numerosi percorsi proposti quest’anno dal Salone del Libro di Torino. Ed è un percorso guidato interamente da donne. Donne che intervistano donne, donne che parlano di donne, donne che si raccontano. Partendo dal dialogo del Tavolo delle ragazze riguardo il femminismo della contemporaneità (giovedì 9 maggio, 14:30, Sala Atlantide), fino alle eroine letterarie raccontate da Beatrice Masini (lunedì 13 maggio, 10:30, Sala
Il Liceo Ariosto di Ferrara, che collabora con noi da anni per il Salone del Libro e per il Festival di Internazionale a Ferrara, quest’anno ha deciso di farci un grosso regalo e di affidare a noi il resoconto degli incontri letterari che la scuola da anni organizza all’interno del progetto di promozione della lettura Galeotto fu il libro. Inaugura la serie il racconto dell’incontro con Michela Marzano, scritto di
Quasi alla fine della rassegna “mettere a fuoco il presente” abbiamo incontrato Michela Marzano, per presentare il suo ultimo libro “Papà Mamma e Gender” e per parlare di omosessualità e gender. Siamo partiti definendo i concetti, spesso confusi, di identità di genere, orientamento sessuale ed identità sessuale. Abbiamo proseguito parlando di stepchild adoption e del valore giuridico che la nuova legge sulle unioni civili ha avuto e avrebbe dovuto avere,
Presso l’Arena BookStock, del Salone del Libro, Michela Marzano, nota filosofa e politica italiana, che oltre a presentare il suo libro “Papà, Mamma e Gender”, edito da Utet Libri, ha anche tenuto un’importantissima conferenza su un tema importante, al giorno d’oggi: la parità di genere e i generi sessuali. Un tema complicato, argomentato intorno alle curiosità del pubblico e delle presentatrici, oltre che ai tweet che riportavano l’hashtag lanciato apposta
#PapàMammaGender: con questo hashtag lanciato in occasione della chiacchierata di lunedì con Michela Marzano, parte della rassegna “Mettere a fuoco il presente” del Bookstock Village, i lettori avranno la possibilità di riflettere in tempo reale sul tema dell’incontro. Come abbiamo compreso durante il lavoro di preparazione con l’editor Utet Luna Orlando, Marzano ha percepito l’esigenza di gettare su carta le emozioni e le riflessioni raccolte negli ultimi mesi a seguito della bufera
Michela Marzano ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia. È autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica. In Italia ha pubblicato, tra gli altri, Estensione del dominio della manipolazione (2009), Sii bella e stai zitta (2010), Volevo essere una farfalla (2011), Avere fiducia (2012), Il diritto di essere io (2014). Professore ordinario all’Université Paris Descartes, dirige
L’incontro tra la scrittrice Michela Marzano, Andrea Bajani e Alice si è aperto con una domanda all’ospite: “Che ruolo hanno nella vita le parole?”. Le parole sono quasi tutto, ha risposto lei, ma per trovarle ci vuole molto tempo e una volta emerse si sente la necessità di donarle. E così si è arrivati alla neo-parola Proiessenza. Questa parola è nata pensando ai social network dove ognuno di noi si costruisce un’immagine,