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Siamo sempre connessi ad applicazioni che ci forniscono informazioni più o meno importanti nella vita di tutti i giorni, ma quanto tutto questo ha cambiato il nostro modo di selezionare ciò che ci interessa maggiormente? Probabilmente non ce ne rendiamo più conto, ma tutte le volte che entriamo in una piattaforma come per esempio Facebook, internet cattura tantissime informazioni su di noi, anche grazie all’uso di algoritmi. Per questo motivo, mentre
PAROLA: POSSESSO/LIBERTA’ Le due parole sono una contro l’altra. L’equivoco fondamentale è pensare che una persona sia proprietà di un’altra, il che, però, non esclude la sofferenza del distacco. Siamo ancora a “io sono mia” del femminismo degli anni ’70, slogan attualissimo e ancora preciso. La schiavitù delle donne è uno dei pochi argomenti che mette in crisi il mio anti interventismo, fa diventare bellicosi. Michele Serra
PAROLA: TUTTE In maniera lievissima o tremenda, per via psicologica, attraverso il corpo, di persona, per racconto, che ce lo confessiamo oppure no, tutte ci passiamo: tutte, prima o poi. Giovanna Zucconi
PAROLA: LUCE È luce la parola che voglio a gitare come una torcia nel buio, contro chi picchia i nostri corpi, ammacca e rompe le nostre ossa, frolla le nostre carni, nega la nostra libertà, azzerala nostra volontà. Una luce dall’alto che illumini la stanza nera nella quale siamo state rinchiuse. Una luce da dentro che rischiari la mente obnubilata di chi ci ha rinchiuso. Una luce da fuori che
PAROLA: SOGGETTO DI DESIDERIO “Soggetto di desiderio”. Nasce tutta di lì, dalla negazione del diritto a desiderare, la violenza contro le donne. E’ violento dover aderire a un modello ( giovane bella fresca disponibile madre …). La violenza è contro l’oggetto inanimato. Funzione del desiderio di altri. La violenza segue il no. Il no, il rifiuto, non è cosa da oggetti. E’ illegittimo, in un mondo di donne-cose.
PAROLA : ARIA Come ho scritto in “L’amavo più della sua vita.”: perché l’amore non sia un groviglio stretto in cui non passa l’aria: ti amo, ti odio, te ne vai, ti uccido. Cristina Comencini
Parola: GNOCCA Se un gruppo di donne dice ad un’altra “Quanto sei gnocca!” intende dire credulona, sciocchina, zuccona. Se un gruppo di uomini definisce una donna una gnocca o una bella gnocca, intende rivolgerle un complimento volgare facendo coincidere la donna con i sui attributi femminili. Da questi complimenti pesanti è quasi impossibile difendersi. Soprattutto in ambiente di lavoro i successi della persona (promozioni, aumenti salariali, attribuzione di responsabilità) ne
PAROLA : RIBELLIONE Motivazione “Nella primavera del 2009, durante le proteste anti-regime in Iran, le donne erano in prima linea. Col foulard che invece di coprire i capelli scivolava sui colpi di sole, gridavano i loro diritti. Con le mani di recente manicure, lanciavano pietre alle squadre di picchiatori, giganti nelle loro corazze. Questo perché dopo anni di ingiustizia non ce la facevano più. E quel giorno capimmo che
PAROLA : ULECH / TROIA Ulech vuol dire troia. Ulech! Gridavano ad Amani, perche non accettava la sottomissione, ne dell’anima ne del corpo. Perche quel corpo voleva un altro uomo. Quando ci dicono Ulech, Troia, non disprezzano il sesso ma condannano la nostra scelta, la nostra liberta, il nostro piacere. In Siria come a Palermo, come a Torino. Cristina Obber
PAROLA : INDIGNAZIONE Je vous salue, Marie e saluto tutte le altre novantotto e presto, cento sagome grigie della nostra quotidiana vergogna mattanza domestica dell’amore malato gesto di possesso, abisso d’orrore che schiaccia la vita senza ragione. Amore perduto, mai davvero fiorito lungo i muri dei parcheggi sotterranei delle strade sempre scure delle stanze credute sicure… Occhi neri, naso rotto, denti che ballano, capelli strappati e spilli, coltelli e bocche