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Oggi all’oratorio San Filippo Neri, in occasione della XIII edizione di Portici di Carta, Fabio Geda ha presentato il suo nuovo romanzo, Una domenica (Einaudi). La presentazione si è svolta come dialogo tra l’autore e le rappresentanti di quattro circoli di lettura della provincia di Torino (Settimo Torinese, Torino, Moncalieri e Nichelino). L’autore ha iniziato l’incontro raccontando al pubblico come sia nata l’idea che sta alla base di questo romanzo.
La passeggiata letteraria numero 3 di oggi, domenica 6 ottobre, si è snodata in dieci tappe tra la Torre Littoria di piazza Castello e piazza Gran Madre, un lungo tratto all’ombra dei portici di via Po, sotto la guida di Stefano Tubia, scrittore che ha contribuito alla stesura di “Una Mole di parole”, guida letteraria alla città di Torino che è stata ripubblicata quest’anno. L’itinerario è partito da piazza Castello.
Come ogni anno, Portici di Carta viene dedicata ad una personalità importante della letteratura contemporanea. Per gli organizzatori della manifestazione di quest’anno è subito risultato ovvio a chi dovesse andare questo onore: Andrea Camilleri, scomparso il 17 luglio scorso. Per omaggiare lo scrittore siciliano si è tenuto un incontro ieri 5 ottobre presso l’oratorio San Filippo Neri. Antonio Manzini e Antonio D’Orrico hanno ricostruito e mostrato al pubblico l’essenza di
Oggi 5 ottobre al Circolo dei Lettori di Torino, a un anno dalla morte di Guido Ceronetti, gli amici e i colleghi dell’autore hanno organizzato un incontro ricco di testimonianze inedite della sua vita da intellettuale antimoderno. Nato a Torino nel 1927, Ceronetti ha iniziato a collaborare come scrittore per vari giornali nel 1945. Nel 1970 diede vita, insieme alla moglie Erica Tedeschi, nella sua casa ad Albano Laziale al
La conferenza delle ore 15 tenutasi presso il giardino Sambuy di piazza Carlo Felice ha avuto come ospiti Maurizio Maschio, autore del libro da Torino verso Marte ed il presentatore Emanuele Macaluso, divulgatore scientifico che si occupa di spiegare in modo semplice concetti difficili. Il presentatore ha spiegato che il libro non è un romanzo di storia dell’aviazione astronautica ma una narrazione attraverso gli occhi della città di Torino che
Oggi, 7 ottobre 2017, durante il primo giorno della manifestazione Portici di carta 2017 a Torino, nell’undicesima edizione abbiamo intervistato alcuni tra i librai che esponevano i propri libri con queste domande: “È la prima volta che partecipa a Portici di Carta?” Se sì, come mai? In caso di risposta negativa, da quanto tempo e perché viene qui a esporre i suoi libri?” A questa domanda, tre dei librai da
Oggi, sabato 7 ottobre al gazebo dei giardini Sambuy alle ore 12:00 si è tenuta una conferenza : “gente di fabbrica, metalmeccaniche e metalmeccanici del nuovo millennio” durante il quale hanno presentato il libro di Federico Bellino e Filomena Greco. Nessuna volontà di malinconia nel libro. Il modo in cui le storie sono state individuate è un tentativo di “andare avanti”. Quando si parla dei problemi legati al mondo del
La vita umana, come una narrazione, ha una durata finita. Com’è possibile allora moltiplicarla, allungarla? Intrecciandola ad altre storie, sovrapponendola ad altre vite. E la vita di Luca Rastello si è intrecciata a quella di molte persone, che in quest’occasione hanno voluto onorarne la memoria, raccontando chi fosse questo straordinario personaggio. Ma chi era davvero? Ad essere sinceri non ci è del tutto chiaro: nessuno sembra aver conosciuto la stessa