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“Chi poteva immaginare che la mia passione per la logica nascondesse il bisogno di sapere che non si può fare nulla di fronte al fascino discreto del dover essere?” Essere, voler essere, dover essere… concetti separati da confini labili, a volte si mescolano, e confondendosi vengono smarriti: il desiderio viene contaminato dalle aspettative altrui. Michela Marzano, attraverso le pagine di Volevo essere una farfalla, ripercorre il viaggio alla
È dura la vita per certi ragazzi, soprattutto se crescono in ambienti difficili, immischiati in situazioni pericolose e con compagnie sbagliate. Questa è la storia di Claudio, un sedicenne di Roma, figlio di Aldo, che minaccia la gente e a chiede loro il pizzo. Tutto ciò non piace a Claudio che però è costretto a eseguire gli ordini del padre e a commettere reati, la maggior parte delle volte assieme ai
Domenica 29 Aprile ho avuto il piacere di assistere allo spettacolo teatrale “Per questo” che ha debuttato per la prima volta alla Casa Del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino. Lo spettacolo è stato tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando, proprio quello che stavo leggendo in vista dell’incontro con l’autore che avremo il prossimo 11 Maggio al Salone del Libro (una vera fortuna!). Nella versione
Questo libro parla della vita di Rita Atria, nata a Partanna, in provincia di Trapani, nel 1974. Suo padre, un piccolo boss, sarà ucciso dalla mafia, così come suo fratello Nicola. Per sottrarsi al veleno della mafia, Rita, che ha solo 17 anni, decide di raccontare tutto ciò che sa al giudice Paolo Borsellino che, con il passare del tempo, diventa come un padre per lei. Ma il 19 luglio
Le onde dei motivi musicali lo trascinavano. Componeva ininterrottamente, o per meglio dire, qualcosa componeva dentro di lui, anche durante il sonno o il concerto di qualcun altro; anche volendo non poteva smettere. Trovava senza cercare: era come se le melodie delle sue composizioni stessero sospese in aria e lui dovesse solo tendere la mano per afferrarle, sì, come se fossero già scritte nei cieli e dettate a lui solo…
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchere con gli amici, andare in giro in sella al suo motorino, le partite a calcetto e ci sono giorni in cui non uscirebbe di casa tanto si sente brutto. Vive in perfetta armonia con le canzoni contenute nel suo IPod e non c’è niente che gli faccia paura, niente tranne una cosa: il bianco. Il silenzio è bianco, il bianco non
Questo libro narra in modo ironico il primo incontro tra uomo e donna ai tempi della creazione del mondo. Eva si definisce “un esperimento” e crede di essere unica, ma un giorno vede un altro essere, di nome Adamo, che all’inizio chiama “rettile”, non sapendo che cosa sia. Pedinandolo, scopre che anche lui è un esperimento e decide di chiamarlo “uomo”. Adamo ha molte delle caratteristiche di un uomo dei
Anouck ha 17 anni, una vita normale, una famiglia amorevole, buoni voti a scuola e un’amica bellissima e scatenata. Ma soprattutto, Anouck ha una grandissima passione per la danza. Quando balla si sente leggera, felice, un uccello in volo. Non c’è nulla che possa rovinare il suo benessere mentre scivola sulle note di una qualsiasi canzone. O almeno, così credeva. Se si danza per passione nessuno può permettersi di criticare,
“[…] gli piace pensare che sia possibile riuscire nell’impossibile. Sentire il suono di una sola mano.” È così che Maddalena Rostagno dipinge suo padre, Mauro, protagonista di mille vite e mille lotte. Maddalena inizia il proprio racconto dalla fine, la morte di Mauro, avvenuta il 26 settembre 1988 per ricostruire una vita contraddistinta da continue rinascite: a partire da Macondo, il luogo di ritrovo fondato da Mauro come un universo
Giò ha questa caratteristica di fare discorsi astrusi in quasiasi situazione. Sputa sentenze di cui solo lui capisce il senso e che lasciano tutti di sasso. Ha una sua filosofia che butta fuori pezzo a pezzo. E io penso sempre che bisognerebbe scriverle, le sue frasi, perchè sono troppo belle e ridicole al tempo stesso. Vero anche che spesso io ci discuto per capire quel che vuol dire, ma lui