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Nel corso di un viaggio in un paese – o Salone che dir si voglia – delle Meraviglie ci si imbatte, per forza maggiore, in personaggi con storie da raccontare. Noi, poi, le storie siamo andate a cercarle e a sollecitarle. Il filo conduttore di questa indagine è stata proprio, a ben pensarci, la falsariga del celebre dialogo tra Alice e lo Stregatto: “- Mi vuoi dire, per favore, quale
Come le biblioteche, allo stesso modo anche l’Università soffre, pur senza disperarsene più di tanto, di una crisi d’immagine, legata a una crisi di comunicazione: una crisi dell’immagine comunicata e percepita. Sembra ovvio che nelle aule universitarie ci si soffermi solo sulla teoria e sembra invece meno ovvio che, a volte, qualcuno da quelle aule scelga di uscire e di farsi stordire dal marasma di eventi come il Salone del
Subito parte un fragoroso applauso nella sala gialla: è entrato Dino Zoff. Il grande portiere del Napoli, della Juventus e della nazionale italiana presenta il suo libro “dura solo un attimo la gloria“, un’autobiografia che parte dalla figura della nonna e arriva alla sua esperienza come allenatore. Ad accompagnarlo e a porgli le domande c’è Mario Calabresi, direttore della Stampa. Interrogato da Calabresi, Zoff comincia descrivendo i suoi problemi di
Oggi al Salone del libro si è tenuto un incontro di presentazione del libro Se apro gli occhi muoio, il cui tema è la shoah e le vittime dell’olocausto. Mario Calabresi, direttore della stampa, è intervenuto per ricordare quanto sia importante non dimenticare quanto accaduto, concedendo alla giornalista Francesca Paci di pubblicare in formato ebook una raccolta di testimonianze da cinque sopravvissuti ai campi di concentramento. La scelta del digitale è stata
Rodolfo Bovio e Ernesto Ramojno hanno presentato oggi il progetto, Usura, nato dalla fondazione Onlus CRT che si occupa di aiutare le famiglie in temporanea difficoltà economica; i finanziamenti arrivano, tra gli altri enti, dal ministero italiano che ha dato circa 4 milioni di euro, con un gesto significativo appoggiando e aiutando le fondazioni che reputa valide, nonostante lo Stato stesso si trovi in una situazione di serie difficoltà. Questo
Uno degli aspetti centrali della nostra ricerca è cercare di capire se esistano metodi nuovi per comunicare le biblioteche, uno dei modi per farlo è andare a zonzo per il Salone, osservare, ascoltare e prendere appunti nel luogo dove la cultura del libro si comunica in grande. Si sente spesso dare la carta stampata per morta o moribonda. E benché molti addetti ai lavori tentino ancora, in modi diversi,
Il noto storico d’arte Salvatores Settis tiene una formale e rigida conferenza finalizzata non solo alla presentazione del suo nuovo libro Se Venezia muore, ma anche alla denuncia di quelle meraviglie d’Italia di cui siamo gli “indegni eredi” e i “pessimi gestori”, aggiungendo così una nota di disappunto e critica al titolo tematico del Salone del Libro 2015. Facendosi esponente di un’atto d’accusa contro l’urbanizzazione di massa nelle periferie e la
Lei è Irlandese, originaria di Dublino, grande scrittrice e allo stesso tempo insegnante alla University College: Catherine Dunne, che con il suo ultimo romanzo ‘Un terribile amore’, ha venduto più di 100’000 copie in Italia. Oggi, al Salone del Libro, ci ha regalato la presentazione del suo ultimo lavoro. Affianco a lei, in veste di intervistatrice, Paola Mastrocola che, scherzosamente, confessa di non essere molto abile in questo ruolo. Mastrocola
“Madri e sorelle dei poveri, per una chiamata umana ed evangelica”: così Suor Giuliana Galli definisce le sorelle del Cottolengo. La religiosa nel suo libro “Le sorelle dei poveri” racconta le commoventi storie di consorelle, “che su questo inferno sono riuscite a gettare delle gocce di rugiada” provando a far tornare la speranza a persone che temevano di essere sole. La “marcia” delle suore rispecchia quello che è stato il
Alla conferenza di domenica Pier Franco Brandimarte, scrittore esordiente, ha presentato il suo primo romanzo, “l’Amalassunta”, con il quale ha vinto il premio Calvino 2014. Ha voluto raccontare una vicenda umana e artistica, che vede protagonista un grande pittore sconosciuto a molti, autore di un’ omonima serie di dipinti: Osvaldo Licini. Lo scrittore gioca molto con il tempo, creando un continuo alternarsi tra passato e presente, accompagnato da un accurato