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Presso la Sala Oro del Salone del Libro di Torino, Massimo Recalcati presenta il suo ultimo libro “La notte del Getsemani”. Questo passo dei Vangeli viene analizzata dallo psicoanalista in quanto, a differenza degli altri episodi evangelici, “non si ha a che fare con Dio, ma con la dimensione dell’uomo, l’esperienza umana dell’abbandono e la presenza sempre più incombente della fine”. Infatti, l’autore, ospite di questa mattina, porta come esempio
Claudia Piñeiro, scrittrice, drammaturga argentina, racconta al Salone del Libro di Torino il suo ultimo libro “Le maledizioni”: un giallo avvincente ma particolare poichè non tutte le aspettative sono soddisfatte. Il romanzo si apre con una scena di fuga, tipica del genere, ma il protagonista è accompagnato da un bambino. La fuga è uno tra i temi principali. Il protagonista, Román Sabaté, si ritrova per caso a far parte di
Giovedì 10 Maggio, al Salone del libro di Torino, alle ore 14:00 presso la Sala Gialla, si terrà la presentazione della raccolta di racconti Ogni storia è una storia d’amore di Alessandro D’Avenia. Alessandro D’Avenia è scrittore e professore di italiano, latino e greco, nato a Palermo nel 1977. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue nel 2010. Dopo L’arte di essere fragili sulla
Nella mattinata di domenica 21 maggio, al Salone del Libro di Torino, nello spazio internazionale Babel, dedicato a tutte le opere estere, c’è stato un colloquio tra Vogelmann Shulim, editore de La Giuntina e la sua traduttrice Loewenthal Elena riguardo le sorprese e i segreti della letteratura israeliana. Esordisce l’editore narrando del suo percorso più personale in questo campo: figlio di editore, studia all’università di Gerusalemme e dopo aver letto
Sabato 20 maggio, nella Sala Blu del Salone del Libro, si è svolto il dialogo tra lo psicoanalista Antonino Ferro e la giornalista Annalena Benini. Tema portante dell’incontro i compiti dello psicoanalista, le difficoltà che possono intercorrere durante la carriera e il modo in cui chi svolge questa professione affronti poi i problemi della vita. La giornalista, quasi fosse un interrogatorio, ha spiegato a Ferro il suo pensiero: gli psicoanalisti conoscendo a fondo
Luis Sepùlveda, all’inizio della settimana di Dedica, aveva annunciato di avere in serbo una sorpresa, per il concerto di Venerdì con i Modena City Ramblers. Ed effettivamente la sorpresa ce l’ha fatta: si è ammalato di polmonite. “Dio è morto, Sepùlveda sta male e nemmeno io mi sento molto bene”è citando Woody Allen che il direttore artistico della manifestazione, Bruno Arpaia, ha dato la triste notizia al delusissimo pubblico, preoccupato
La musica fluisce lenta e cantilenante. Le parole dei poeti accarezzano le pareti affrescate del convento ma vibrano nei nostri cuori. Una pausa, un applauso scrosciante, un silenzio angoscioso. La serata è un alternarsi, vivo e mutevole, di emozioni che vengono plasmate, adattate alle nostre piccole menti, dal genio di Sepulveda. I suoi versi rompono con il banale, punzecchiano l’ignorante che ignora, smuovono il pigro e rimano, baciati, con la
Luis Sepulveda non è uno scrittore impegnato, è un vero e proprio soldato che, armato di penna, scende in trincea a combattere con i suoi, per i rossi ideali di eguaglianza e giustizia sociale. É proprio nella lotta sociale che, secondo l’autore, si forma il proletario e la persona in generale. Quello dello scrittore, come ci dice, è un mestiere che si svolge prima di tutto nell’impegno reale per il
“10 e lode!” è questo il voto dato al Festival di Internazionale 2014 da Luca e Pietro, due delle persone intervistate tra spettatori, ospiti ed organizzatori in conclusione dell’evento. Come tutti i bookblogger che si rispettano, armate di telefono-microfono e fogli per gli appunti siamo andati a chiedere al pubblico di Internazionale cosa ne pensa. Sebbene non tutti si siano resi disponibili a rispondere a qualche semplice domanda, siamo riuscite