Tag "Salone del Libro"

Il mestiere del ricercatore

Ricco di aneddoti e partecipazione è stato l’incontro con Ilaria Capua, virologa e politica italiana, in occasione dell’intervista tenuta da Silvia Rosa Brusin. La ricercatrice ha voluto raccontare al pubblico il suo mestiere sotto diversi aspetti: se da un lato ci sono le pressioni del lavoro, dall’altro c’è la voglia di godersi le amicizie e gli affetti famigliari, spesso trascurati. Non sono mancate citazioni tratte dal suo ultimo libro che

Vocabolario allargato: Disonestar

Nell’Arena Bookstock, il 18 maggio 2013, Andrea Bajani ha presentato l’ultimo dei neologismi coniati da lui e da alcuni ragazzi, “disonestar” insieme allo scrittore Walter Siti. Chi è una disonestar? Quella persona che nella sua disonestà viene idolatrata e glorificata dalla massa al posto dei personaggi e dei miti dall’integrità morale.  A queste persone a causa della propria notorietà viene perdonato qualsiasi atto deplorevole, scandaloso e che  va contro ai

Da un libro all’altro

Oggi, 18 maggio 2013, si è tenuta nella sala rossa un’assemblea interattiva su come stia cambiando la modalità di lettura, dal cartaceo al digitale, tenuta dai giovani autori Irene Chias e Vincenzo Latronico, l’editrice Laura Donnini e il docente di informatica applicata a discipline umanistiche. L’assemblea è stata organizzata come un confronto con il pubblico analizzando vantaggi e svantaggi della lettura su carta e di quella digitale. La prima è

”A un amico che non crede”- Don Vincenzo Paglia

Oggi al Salone del libro di Torino si è tenuta la conferenza sul nuovo libro di Don Vincenzo Paglia, ”A un amico che non crede”, redatto da Piemme, con la presentazione di Sorgi e la partecipazione di Violante. Il libro è ”concepito” come una lettera indirizzata ad un’ amico che non crede; Paglia scrive adottando l’ atteggiamento dell’ uomo laico e cerca di superare l’idea di una fede  che deve

Brunello Cucinelli e l’industria controcorrente.

Quello che era cominciato come il solito incontro con il commerciante “che ce l’ha fatta” si è trasformato in una vera e propria lezione di filosofia. Questo è cio che è avvenuto oggi nella sala azzurra del Salone del Libro. Brunello Cucinelli, a detta di Luca Ubaldeschi “l’unica persona del salone che non è qui per vendere un libro”, è uno dei pochi imprenditori a riscuotere successi in tempi di

Javier Cercas

Di frontiere ne esistono di molti tipi (fisiche, mentali, psicologiche…), ma tutte per noi rappresentano, un problema, un ostacolo, un blocco insuperabile. Innumerevoli uomini si sono occupati di questo tema e quest’ anno interviene anche Javier Cercas con il suo ultimo lavoro Le leggi della frontiera da poco pubblicato per Guanda. A coordinare l’incontro e porre domande è Bruno Arpaia, il suo traduttore per l’Italia; tuttavia Cercas potrebbe incantare il

Un’ora con … Paolo Nori

Il Caffè Letterario ha ospitato alle 15:00 di ieri pomeriggio lo scrittore e giornalista Paolo Nori, che per l’occasione ha presentato il suo ultimo libro, La Banda del Formaggio, in uscita il prossimo 23 maggio. Nori ha studiato da ragioniere ma si è laureato in lingua e letteratura russa, ha lavorato più volte all’estero e alla fine ha deciso che la scrittura sarebbe diventata il suo mestiere. Il Suo primo

Alla ri-Cercas della Frontiera

Si è tenuta ieri, al Salone del libro di Torino, la conferenza di presentazione del nuovo scritto di Javier Cercas, Le leggi della frontiera. Dopo il successo di ”Anatomia di un istante”, l’autore si presenta nuovamente al pubblico dei lettori proponendo un romanzo-fiction. Cercas narra la Spagna degli anni ’50, nel periodo che seguì il Franchismo. La storia è ambientata a Gerona, situata vicino a Barcellona, dove l’autore nacque e

Ragazzi di Belle Speranze

Pennacchi presenta Bauer, che normalmente presenta Pennacchi ai francesi, traducendo le sue opere. Un libro, Ragazzi di Belle Speranze, quello di Nathalie Bauer, che parla dei giovani e della Prima Guerra Mondiale. Commenta, Pennacchi, che abbiamo un vago ricordo della Seconda Guerra mondiale, ma che della Prima ci rimane poco: la stiamo scordando, in qualche modo. Scordiamo, ad esempio, che ha fatto un numero di morti tre volte superiore a

Un viaggio in noi stessi o un libro?

“Ogni viaggio è un processo di apprendimento che poi confluisce nei miei libri”. Jan- Philipp Sendker definisce così i propri libri: un viaggio affascinante che attraverso il confronto con gli altri consente un più approfondita conoscenza di sè, e poi aggiunge “la scrittura è un viaggio con me stesso neanche io so come andrà a finire quando lo inizio”. Lo scrittore tedesco racconta poi della sua infanzia da “sognatore” carica