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Eros Miari, curatore della parte per bambini nel Salone del Libro, ha presentato il suo progetto durante la conferenza stampa tenuta il 4 aprile nella Casa del quartiere di san Salvario. Ha esordito considerando il tema del Salone, il Bene, associandolo all’idea del Male. Infatti nessuna storia può essere tale se il personaggio buono non ha un antagonista. Rispetto agli anni passati, quest’anno, l’editoria per ragazzi ha deciso di esporre
I confini politici e culturali dei paesi europei sono i solchi e gli strappi di un continente dalla pelle antica. Ci si può leggere una storia fatta di graffi, rughe e cicatrici, e di persone che l’hanno indurita passandoci in mezzo. Alcune linee si cancellano, altre – più profonde – non potranno mai farlo. Relazioni, dolori, confini. Nel bene e nel male.
Del circo si ricordano gli animali e i tendoni, soprattutto. La coazione a spostarsi per famiglie, il tentativo ogni volta di ricostruirsi una vita in un luogo: la stessa vita di fronte a facce diverse. L’Europa di oggi racconta, attraverso la semplificazione doganale, questo inesausto spostarsi di uomini e merci: tendoni, panni stesi e facce mai viste.
Del Vecchio Continente si elogia da sempre la solidità, l’essere tradizione e fondamento, prima di tutto. Il continente che è, di cui tutti invidiano l’immutabilità. Eppure oggi parlare d’Europa significa prima di tutto parlare di migliaia di persone che si spostano da un posto ad un altro. Uccelli migratori, lavoratori, disperati in cerca di salvezza, vacanzieri low cost, inquieti del Nuovo Millennio.
Ci sono momenti in cui sapere di potersi fermare, anche se il viaggio non è ancora finito, è fondamentale. Gettare l’àncora, sostare. Non sempre le àncore sono luoghi: a volte sono cose preziose, tesori fatti di libri, di conoscenze, di persone. L’Europa è fatta anche di questo, di valigie piene di libri che ci fanno star fermi a pensare.
Luciano Canfora (Bari, 1942) è storico e filologo. Ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari, è coordinatore scientifico della Scuola Superiore di Studi storici di San Marino. Dirige la rivista Quaderni di Storia. Nel 1999 si candidò alle Europee con i Comunisti Italiani. Collaboratore di Rai Storia, tra le sue ultime opere ricordiamo: Gramsci in carcere e il fascismo (Salerno, 2012),Intervista sul potere (Laterza, 2013), La guerra civile ateniese(Rizzoli, 2013). E’ editorialista del
Vasile Ernu, scrittore e filosofo romeno della Bessarabia, è nato in URSS nel 1971. Si trasferisce in Romania dopo il 1991. Dopo una laurea e un master in filosofia, lavora come redattore presso le riviste «Philosophy&Stuff» e «arta+societate» e presso le case editrici Idea e Polirom.Esordisce con ”Nato in URSS” (Hacca 2010), che ottiene il Premio per il debutto dell’Unione degli Scrittori Romeni, il Premio per il debutto della rivista
L’appuntamento è il giorno seguente, venerdì, in Fondazione. Ci concediamo una piccola riflessione sulle tre parole già trovate, DELTA, TANGRAM e PELLE. La più debole è DELTA, che non convince ancora la maggior parte dei ragazzi, che sostengono: “Ci piace l’idea, il concetto che si porta dietro; quel DELTA che segna la fine di un fiume, insieme di affluenti, che si dividerà. Tutti si affidando al GRANDE FIUME, tutti si