Parola al potere di Ugo Rosemberg
PAROLA: NEMICO/A
PAROLA: NEMICO/A
PAROLA: ONORE Foto di Ornella Orlandini Palloncino realizzato da Katharina Januschewski
PAROLA: VELINE “La velina è un ruolo che svilisce la donna come persone e la mette a un livello inferiore, diventando una sottocategoria umana. Fa del corpo femminile uno strumento commerciale.” Angelo Ferracuti
PAROLA: MIA “Ho parlato nei giorni scorsi della violenza contro le donne con una delle classi in cui insegno, dopo un caso di cronaca nel nostro paese. E il concetto che è venuto fuori durante la discussione con i ragazzi è quello del possesso, dell’essere possessivo: l’essere mio/mia.” Francesco Targhetta
PAROLA: POSSESSO/LIBERTA’ Le due parole sono una contro l’altra. L’equivoco fondamentale è pensare che una persona sia proprietà di un’altra, il che, però, non esclude la sofferenza del distacco. Siamo ancora a “io sono mia” del femminismo degli anni ’70, slogan attualissimo e ancora preciso. La schiavitù delle donne è uno dei pochi argomenti che mette in crisi il mio anti interventismo, fa diventare bellicosi. Michele Serra
PAROLA: TUTTE In maniera lievissima o tremenda, per via psicologica, attraverso il corpo, di persona, per racconto, che ce lo confessiamo oppure no, tutte ci passiamo: tutte, prima o poi. Giovanna Zucconi
PAROLA: PARLA sia come imperativo esortativo e sia come gesto che racconta l’Italia. Andrea Bajani
PAROLA: LUCE È luce la parola che voglio a gitare come una torcia nel buio, contro chi picchia i nostri corpi, ammacca e rompe le nostre ossa, frolla le nostre carni, nega la nostra libertà, azzerala nostra volontà. Una luce dall’alto che illumini la stanza nera nella quale siamo state rinchiuse. Una luce da dentro che rischiari la mente obnubilata di chi ci ha rinchiuso. Una luce da fuori che
PAROLA: SOGGETTO DI DESIDERIO “Soggetto di desiderio”. Nasce tutta di lì, dalla negazione del diritto a desiderare, la violenza contro le donne. E’ violento dover aderire a un modello ( giovane bella fresca disponibile madre …). La violenza è contro l’oggetto inanimato. Funzione del desiderio di altri. La violenza segue il no. Il no, il rifiuto, non è cosa da oggetti. E’ illegittimo, in un mondo di donne-cose.
I ragazzi di due classi del Primo Liceo Artistico di Torino hanno realizzato per il progetto Potere alla parola una serie di lavori, foto immagini e disegni che parlano forte e chiaro almeno quando le parole arrivate. Ve li mostriamo in una serie di articoli dedicati: sono meravigliosi. Verranno mostrati anche durante l’evento di lancio del progetto, domenica 19 maggio dalle 12.30 in poi in Arena al Booktock Village. Un ringraziamento particolare alla scuola,