La parola al potere di Cristina Comencini
PAROLA : ARIA Come ho scritto in “L’amavo più della sua vita.”: perché l’amore non sia un groviglio stretto in cui non passa l’aria: ti amo, ti odio, te ne vai, ti uccido. Cristina Comencini
PAROLA : ARIA Come ho scritto in “L’amavo più della sua vita.”: perché l’amore non sia un groviglio stretto in cui non passa l’aria: ti amo, ti odio, te ne vai, ti uccido. Cristina Comencini
Parola: GNOCCA Se un gruppo di donne dice ad un’altra “Quanto sei gnocca!” intende dire credulona, sciocchina, zuccona. Se un gruppo di uomini definisce una donna una gnocca o una bella gnocca, intende rivolgerle un complimento volgare facendo coincidere la donna con i sui attributi femminili. Da questi complimenti pesanti è quasi impossibile difendersi. Soprattutto in ambiente di lavoro i successi della persona (promozioni, aumenti salariali, attribuzione di responsabilità) ne
I ragazzi di due classi del Primo Liceo Artistico di Torino hanno realizzato per il progetto Potere alla parola una serie di lavori, foto immagini e disegni che parlano forte e chiaro almeno quando le parole che ci sono arrivate. Ve li mostriamo in una serie di articoli dedicati: sono meravigliosi. Verranno mostrati anche durante l’evento di lancio del progetto, domenica 19 maggio dalle 12.30 in poi in Arena al Booktock Village. Un ringraziamento
PAROLA : RIBELLIONE Motivazione “Nella primavera del 2009, durante le proteste anti-regime in Iran, le donne erano in prima linea. Col foulard che invece di coprire i capelli scivolava sui colpi di sole, gridavano i loro diritti. Con le mani di recente manicure, lanciavano pietre alle squadre di picchiatori, giganti nelle loro corazze. Questo perché dopo anni di ingiustizia non ce la facevano più. E quel giorno capimmo che
I ragazzi di due classi del Primo Liceo Artistico di Torino hanno realizzato per il progetto Potere alla parola una serie di lavori, foto immagini e disegni che parlano forte e chiaro almeno quando le parole che ci sono arrivate. Ve li mostriamo in una serie di articoli dedicati: sono meravigliosi. Verranno mostrati anche durante l’evento di lancio del progetto, domenica 19 maggio dalle 12.30 in poi in Arena al Booktock Village. Un ringraziamento
Parola : ARTE Tre momenti di riflessione sui soprusi alla donna nella storia dell’arte maschile: la visione rinascimentale del Gianbologna transitando dall’estetismo neoclassico di Jacques – Louis David alla contemporanea lucida consapevolezza di donna interpretata da Marina Abramovic… Daniele Fissore
PAROLA : ULECH / TROIA Ulech vuol dire troia. Ulech! Gridavano ad Amani, perche non accettava la sottomissione, ne dell’anima ne del corpo. Perche quel corpo voleva un altro uomo. Quando ci dicono Ulech, Troia, non disprezzano il sesso ma condannano la nostra scelta, la nostra liberta, il nostro piacere. In Siria come a Palermo, come a Torino. Cristina Obber
PAROLA : INDIGNAZIONE Je vous salue, Marie e saluto tutte le altre novantotto e presto, cento sagome grigie della nostra quotidiana vergogna mattanza domestica dell’amore malato gesto di possesso, abisso d’orrore che schiaccia la vita senza ragione. Amore perduto, mai davvero fiorito lungo i muri dei parcheggi sotterranei delle strade sempre scure delle stanze credute sicure… Occhi neri, naso rotto, denti che ballano, capelli strappati e spilli, coltelli e bocche
I ragazzi di due classi del Primo Liceo Artistico di Torino hanno realizzato per il progetto Potere alla parola una serie di lavori, foto immagini e disegni che parlano forte e chiaro almeno quando le parole che ci sono arrivate. Ve li mostriamo in una serie di articoli dedicati: sono meravigliosi. Verranno mostrati anche durante l’evento di lancio del progetto, domenica 19 maggio dalle 12.30 in poi in Arena al Booktock Village. Un ringraziamento
PAROLA SCELTA : “ 40 “ Non ho scelto una parola, ma un numero “40” un numero che diventa parola “taglia quaranta” la parola diventa pensiero “se voglio amore e approvazione devo …” il pensiero diventa scelta “mangio poco, mangio meno, non mangio” la scelta diventa prigione la prigione diventa donna la donna diventa niente Rosa Mogliasso