I segni di un esilio
Se guardi le dita di un uomo afghano, troverai delle cicatrici: tracce delle parole che hanno animato la sua vita. A provocarle sono stati i fili degli aquiloni che, da bambino, faceva volare nel cielo, e la lama con cui affilava i calami che usava per dare forma ai suoi pensieri. Forme: ecco il tema principale dell’ultima pubblicazione di Atiq Rahimi, Grammatica di un esilio,originariamente intitolata La Ballade du Calame,