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Nella giornata di venerdì 15 maggio alle ore 9.10, su Radio3 è stato trasmesso in diretta l’incontro, presentato da Pietro del Soldà, in compagnia del direttore del Salone del libro Nicola Lagioia che ci ha raccontato l’edizione Salone Extra, intitolata “Tutta la città ne parla”, specificando che tutti gli incontri saranno trasmessi online e in palinsesto su Radio3. Le grandi sfide, non solo per la scienza e la politica ma
Un nuovo sguardo sul mondo e sul futuro. E’ questa la speranza emersa dall’incontro di oggi, 12 maggio presso la Sala Viola, con Giulia Blasi, Viola Lo Moro, Loredana Lipperini, Lidia Ravera, Grazia Gatti, Francesca Mancini e Valeria Parrella, che aveva come argomento centrale il Femminismo. Lo sguardo fiducioso di queste cinque donne -ma che in realtà deve appartenere a tutti- condanna l’ignoranza e la disinformazione della società di oggi nei confronti
Durante il primo incontro di Valeria Parrella con le studentesse della Scuola Carceraria della Casa Circondariale Lorusso Cotugno di Torino lo spunto per scrivere sono state queste parole: ACQUA, MURO, SOLE, SOGNO, BAMBINO. Sotto trovate i testi scritti dalle studentesse e raccolti dalle insegnanti che li hanno trascritti per noi. Ringraziamo le insegnanti Isabel Lavagno e Silvia Grivet. Le immagini sono invece quelle del cartello che le studentesse hanno disegnato
L’incontro con le donne del carcere è sempre sorprendente e struggente; anche fuori pioveva, dentro invece si mescolavano lingue. Le donne vivono una doppia immagine di sé: a testa bassa per la condizione che le relega alla fine della società, e con gli occhi alti, fissi, sfidanti, che contengono tutta quella vita che lì dentro viene mortificata. E’ un buon carcere, credo, quello di Lorusso Cotugno, perlomeno ha le unità
Valeria Parrella è stata adottata dalla sezione femminile della Casa Circondariale “Lorusso Cotugno” di Torino. Nella video pillola racconta il suo incontro con le detenute della scuola del carcere. “Ogni volta che entro in un carcere mi sento sempre molto inadeguata. Penso che cosa posso fare? E in effetti forse la risposta è niente”.
Le insegnanti della scuola femminile della Casa Circondariale Lorusso Cotugno di Torino sul primo incontro con Valeria Parrella Mi sono cari i tulipani. Quando sono nata era inverno, e il tulipano fiorisce d’inverno. Ed è proprio un mazzo di tulipani che mio padre ha portato a mia madre per festeggiare la mia nascita. Con questo racconto, Valeria Parrella ha ringraziato le ragazze del blocco F del “Lorusso e Cutugno” per
E’ nata nel 1974 a Torre del Greco, e vive a Napoli. E’ laureata in Lettere Classiche all’Università Federico II di Napoli ed è Interprete della Lingua Italiana Segni. Ha esordito nel 2003 con una raccolta di racconti intitolati mosca più balena (minimum fax) con la quale ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Nel 2005 ha pubblicato la raccolta di racconti Per grazia ricevuta (minimum fax), libro arrivato tra i
Mauro Covacich non ha pace con le persone e non riesce a lasciarsi scivolare addosso nemmeno le situazioni più ordinarie: lo attraversano e lo investono, diventando per lui una sorta di ossessione. Per questo- egli afferma -ha iniziato a scrivere. “Ci sono momenti”, dice, “in cui potrei non crearmi problemi, tanto possono sembrare irrilevanti. Eppure me li creo”. Probabilmente è tutto ciò che lo porta ad essere uno degli scrittori
Tra i mormorii della Sala Azzurra spicca la voce della scrittrice Valeria Parrella che li interrompe. Le parole, lette dal suo nuovo libro Tempo di imparare, si susseguono veloci, presentando l’angoscia di un romanzo che tiene inchiodato il silenzio. Dalla sua lettura emerge l’immagine di una madre ansiosa per il primo giorno di scuola del figlio. Come si sa tale sentimento è comune, ma non può forse aumentare con un