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Zita Dazzi racconta la sua adozione al Faccio di Vercelli

Quest’anno era la mia “prima volta” al progetto Adotta uno scrittore del Salone del Libro di Torino. Quando mi è stato annunciato che ero stata selezionata, eravamo diversi mesi prima dello scoppio dell’epidemia e quindi mi immaginavo una esperienza ben diversa da quella che poi è stata. Gli organizzatori nelle prime mail mi spiegavano che ero stata assegnata a un istituto superiore di Vercelli, l’It Faccio, una terza classe che avrebbe

La nostra prima volta che

Al Salone del Libro Pierdomenico Baccalario, Alice Basso, Fausto Boccati, Zita Dazzi, Antonio Ferrara e Beatrice Masini hanno presentano La prima volta che (Il Castoro), un libro composto da brevi racconti, ognuno scritto da dodici autori diversi. Ciascuno nella vita ha tante prime volte, belle o brutte, giuste o sbagliate, ci capitano spesso, anche contro la nostra volontà; i  dodici autori di questa antologia ne hanno “interpretata” una a testa: il primo bacio, il

In equilibrio perfetto

Rivolgendosi ad una classe delle elementari, la scrittrice Zita Dazzi e l’editrice Della Passarelli spiegano ai ragazzi le basi per scrivere un libro: “È come fare un collage” spiega Zita “sta nel mettere insieme tutte le cose e costruire un mosaico”. Poi entra più nello specifico e comincia a parlare del suo libro, “In equilibrio perfetto”, appena uscito per Sinnos: un’intrigante storia d’amore che tratta di attualità e diversità. Zita caratterizza ogni personaggio dettagliatamente in

Citazione del male: Bella e Gustavo

Scuote la testa mentre Nino sparisce dietro l’angolo. E nemmeno si accorge della mole compatta di un cane bianco che le si avvicina. Forse è un pitbull, forse un molosso. Comunque, un essere dall’aria per nulla amichevole. La bestia si mette a latrare. Petra sobbalza, fa un salto indietro. Pensa subito a Bella che perlustra le aiuole impregnate di odori animaleschi. L’ammasso di muscoli e denti ringhia. Il tizio che

Citazione del Bene: Bella e Gustavo

«E quindi che intenzioni hai, adesso?», chiede Nino, interrompendo il rimuginare della bestia. Cerca di rompere il silenzio di Petra che guarda fissa nel vuoto. Le mette un braccio attorno alle spalle, le va vicinissimo all’orecchio con la bocca. Bella lo squadra. Petra lascia fare. «Io stasera a casa non ci torno.» «Come non ci torni? E dove dormi?» Lei resta muta, poi all’improvviso sbotta. «Qui. Dove vuoi che dorma?»

Bella e Gustavo

Bella e Gustavo, Petra e Nino, sono questi i quattro protagonisti del libro che oggi Zita Dazzi, accompagnata da Massimo Cirri, conduttore della trasmissione radiofonica Caterpillar, ci ha presentato nello spazio Book. Due racconti che si intrecceranno tra loro fino a creare fortissimi sentimenti di amicizia e solidarietà. Nino e Petra stanno vivendo l’estate che precede l’inizio delle superiori. Un giorno al parco vedono una baracca da cui provengono i latrati

Luce dei Miei Occhi

Giò ha questa caratteristica di fare discorsi astrusi in quasiasi situazione. Sputa sentenze di cui solo lui capisce il senso e che lasciano tutti di sasso. Ha una sua filosofia che butta fuori pezzo a pezzo. E io penso sempre che bisognerebbe scriverle, le sue frasi, perchè sono troppo belle e ridicole al tempo stesso. Vero anche che spesso io ci discuto per capire quel che vuol dire, ma lui

Luce dei miei occhi

Arturo e Giovanni sono due fratelli che vivono nella periferia milanese. I genitori hanno un rapporto difficile, costellato di litigi e malumori, c’è la crisi economica  e il padre ha perso il lavoro. In un fine settimana come un altro, mentre con il papà stanno andando in montagna, Giovanni, il più piccolo, dice di non vederci più. Subito non sembra una cosa grave, forse è solo stanco. Ma ecco che la domenica mattina,