Bambini, animali, versi, ma soprattutto tanta, tantissima semplicità: questi i principali protagonisti dell’incontro con Nicola Davies, autrice della nuova collana di Editoriale Scienza Fili d’ erba, che oggi ha presentato Le orme del leone e La via degli elefanti, storie di meravigliose e coinvolgenti avventure, a un pubblico di piccoli e simpaticissimi bambini.
“Non ricordo un periodo in cui io non fossi affascinata dagli animali. Credo che questo mio interesse abbia sempre fatto parte di me” ha detto l’autrice ai bambini, che è riuscita ad intrattenere con le sue interessanti storie di uomini e animali, ispirate a episodi veri e vissuti da tanti giovani in tutto il mondo. “I ragazzi che popolano i miei racconti sono esseri umani, quindi non sempre sono buoni; a volte cercano di esserlo, ma non ci riescono; altre volte fanno esattamente la cosa giusta senza neanche averci pensato!” aggiunge Nicola. “Penso di immedesimarmi in loro: sono sempre rimasta una bambina con il mio cuore. Per questo, forse, riesco a scrivere adatte a loro: li capisco, ne percepisco la curiosità, le emozioni e ogni loro sentimento, inoltre mi piace l’ intensità con cui leggono quello che scrivo”. La Davies, infatti, che è stata una giornalista- zoologa per la BBC, ci ha mostrato la sua giovinezza d’animo insegnando, con allegria e dolcezza, ai suoi piccoli spettatori i versi delle balene canterine. Ha raccontato di aver costantemente viaggiato per conoscere cose nuove con gli occhi della bambina che ha sempre abitato in lei; da piccola i suoi genitori le avevano regalato il suo primo binocolo e lei aveva osservato a lungo tutte le particolarità del primo uccello che le era comparso davanti: un merlo. “Ricordo ancora come quegli occhi dorati fissavano la mia buffa faccia che fremeva contro il peso del binocolo che tenevo in mano”.
Le abbiamo fatto un’ultima domanda: gli esseri umani hanno la capacità e la coscienza di uccidere, oppure di non farlo? “Io penso – ha risposto Nicola – che ci siano due tendenze: una è quella di dimenticare completamente tutto ciò. L’ altra è quella di affrontare le scelte che ci si pongono in modo più silenzioso e riflessivo, pensando che il denaro e il successo non siano tutto nella vita, e rispettando la natura che ci circonda. Dovremmo pensare più spesso alla salvaguardia del nostro ambiente, perché in fondo di mondo, di terra, ne abbiamo una sola”.
Emanuela Infante, scuola secondaria di primo grado Peyron – Torino
Alessandro Caruso, liceo scientifico Majorana – Moncalieri
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.