Aldwyn, il protagonista del libro, è un gatto di strada che per vivere rubacchia qua e là per le vie di Bridgetower, la città in cui abita.
Un giorno, dopo aver rubato un pesce, fa uno spiacevole incontro. A scombussolare l’equilibrio della sua vita arriva infatti Grismalde, un rinomato cacciatore di taglie che, inseguendolo, lo fa approdare in un negozio di animali magici. Subito il gatto viene scelto tra i tanti famigli (animali magici aiutanti dei maghi) da Jack, un apprendista mago che lo adotta e se lo porta a casa.
Dopo qualche giorno è costretto a intraprendere un pericoloso viaggio per salvare il suo nuovo amico in compagnia di altri famigli: Gilbert, una rana pasticciona e Skylar, una ghiandaia sempre seria e preparata in qualsiasi materia.
Una strega malvagia, infatti, rapisce Jack, il suo leale, Marianne, sua sorella, e Dalton, un amico dei due. Il viaggio riserva ai tre animali molte avventure, alcune volte anche pericolose; tutti insieme però riescono a superarle.
Per Aldwyn è molto complicato intraprendere questo viaggio poiché, avendo lasciato credere ai suoi compagni di avere delle doti magiche, è obbligato a mentire per poter continuare il viaggio insieme a quelli che presto diventeranno suoi amici.
Alla fine i tre famigli riescono a trovare la strega che aveva rapito i loro leali. Aldwyn scopre di possedere veramente delle doti magiche e salva così i suoi amici umani ed animali. Scopre inoltre che il loro destino era già stato scritto, dal momento che essi erano i protagonisti di una famosa leggenda.
Secondo me il messaggio che lo scrittore vuole far arrivare ai lettori è il seguente: come Aldwyn da gatto di strada si è trasformato in gatto magico, protagonista di una famosissima leggenda soltanto per una fatalità, ognuno di noi, per un casuale incontro, può cambiare la propria vita; in tutto il libro è poi sempre sottolineata l’importanza dell’amicizia per poter “sopravvivere” alle difficoltà.
Trovo questo libro molto coinvolgente e mi sembra una “novità” che la magia sia affidata a zampe animali e non a maghi o ad oggetti.
Federica Micheletto, 2 H Scuola Media Peyron
Redazione FuoriLegge
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