Gli amanti della buona cucina non si trovano certo ad ogni angolo del mondo; possiamo averne conferma nell’incontro di oggi, 12 maggio 2016, alla libreria Fiorfood, in Galleria San Federico.
Gli autori della guida gastronomica I Cento presentano le future novità ad un pubblico non tanto esteso, ma sicuramente molto appassionato.
Il libro di cui parlano è, appunto, una breve guida sui migliori ristoranti torinesi divisa in due categorie: la TOP 50, ovvero una top list di 50 ristoranti “di lusso”, e la POP 50, ovvero un elenco di locali più economici, ma ugualmente di buona qualità.

Cavallito e Lamacchia intervengono per evidenziare 16 novità che i lettori troveranno nella TOP 50, mentre Iaccarino spiega di essere maggiormente coinvolto nella stesura della POP 50.
Per quanto riguarda i ristoranti della prima categoria, gli autori si dichiarano contenti nell’annunciare che non sono state registrate chiusure durante l’ultimo anno, cosa purtroppo verificatasi per molte trattorie, le quali stanno lasciando spazio a locali sempre più moderni.
Proprio la nascita di questi locali segnala un miglioramento medio della cultura gastronomica torinese e, come effetto collaterale, rende sempre più difficile la classificazione degli stessi in diverse categorie. Attualmente, infatti, l’unica vera differenza tra i locali elencati nella Top 50 e quelli della Pop 50 risiede nei prezzi proposti sui rispettivi menù. I tre si dicono quindi in difficoltà poiché, come ribadiscono, ad una minore spesa non corrisponde una peggiore qualità e, dunque, vi è un’infinità di ristoranti border-line, che presentano un’atmosfera moderna ed informale insieme con una buona qualità dei prodotti, ma hanno dei prezzi lievemente superiori ai 25 euro per persona e non possono essere pertanto inseriti nella POP 50.

Importante è stato l’intervento del pubblico, consultato per ricevere suggerimenti e segnalazioni di nuovi locali che potrebbero competere per un posto nella guida. A questo proposito, gli autori sottolineano che la scelta di mantenere un limite di 100 ristoranti da citare li obbliga ad effettuare una selezione più rigida, soprattutto adesso che la loro ricerca non si limita più alla sola città di Torino, bensì coinvolge anche locali sparsi nella provincia e non solo. L’aspetto positivo di questa selezione, dicono, è che la guida risulterà sempre più affidabile e “perfetta”.

Alla fine dell’incontro, i tre congedano i presenti con un brindisi offerto dal Fiorfood e danno loro appuntamento nelle librerie a luglio, con I cento di Torino 2017.

Simona Colomba e Erika Sestito, I.I.S. Bodoni Paravia
 Sara Tavella, L.S.S. Niccolò Copernico