Il sipario si è chiuso, e già un sottile strato di polvere ammanta il palcoscenico.
Sembra incredibile. Là dove prima scintillavano stand ricolmi di libri dalle copertine colorate, là dove facevano bella mostra di sé le parole inventate dai ragazzi, ora c’è il vuoto. E’ proprio questo il bello delle fiere, appaiono e scompaiono all’improvviso, nel buio della notte. Loro si spostano, mentre noi rimaniamo qua e le aspettiamo. Torino aspetta sempre con ansia il Salone del Libro. Noi, che siamo state la sua voce, lo aspettiamo ancora di più.
Chiediamo scusa per il tono nostalgico, ma purtroppo è inevitabile. Siamo rimaste talmente coinvolte da questi cinque giorni che ci è sembrato assurdo tornare a scuola martedì mattina e riprendere la vita di tutti i giorni. Per noi il Bookblog è stato un’esperienza unica e speriamo non irripetibile.
Oltre le interviste, i vip, gli articoli sulla La Stampa, del Salone ricordiamo le piccole cose: dal nostro sconcerto nello scoprire che avremmo lavorato con tavoli e sedie di cartone, alle sfuriate contro i fantascientifici Mac che attirano qualsiasi essere umano nel raggio di dieci metri, dallo spiare Paolo dietro il suo gigantesco computer, a … boh, Paolo basta e avanza!!!
Ci manca tanto il buongiorno di Paolo, che qualcuno si dimentica di ricambiare, la riunione di redazione, l’agitazione che ti accompagna durante le interviste, il pranzo delle cinque e un quarto, il tuo articolo pubblicato su La Stampa, l’affetto dei tuoi compagni d’avventura e, solo qualcuno capirà, i nove tentativi prima di riuscire ad accedere a Gmail (“Hai dimenticato la password?” Grazie Fra per aver sopportato… ma ci siamo divertiti, ammettilo!).
Un ultimo ringraziamento a Paola, senza la quale non avremmo mai potuto scrivere questo articolo, a Eros, sempre disponibile ad ascoltarci e aiutarci, a Gabriela e Caterina, i nostri angeli custodi, alle professoresse Sandra Duoccio e Roberta Debernardi, che ci hanno insegnato a scrivere, a Popi, alla quale vogliamo tanto bene e ancora di più se l’anno prossimo ci consegnerà il quarto pass, a Paolo, che abbiamo già citato troppe volte, ad Ale CC, Francesco, Pilar, Sofia, Elena e Natalia, “i vecchi” della redazione e a Cristina, che con il suo sorriso smagliante ha illuminato gli articoli selezionati per il giornale.
Grazie di cuore per averci regalato questa magica esperienza e… non lasciamo vuoto il blog!
Elisa, Giulia, Hind e Sara, tutor Redazione Fuorilegge
Grazie a voi ragazze, come avremmo fatto senza di voi, senza la vostra instancabile energia, precisione, gentilezza e bravura? Leggendo un pò la lacrimuccia scende anche a me e ho già attivato una rubrica dopo il Salone dove mettere i vostri articoli, continuate a scrivere mi raccomando e speriamo sempre che si possa rifare. Per sdrammatizzare un pò mi sono permessa di mettervi una foto a caso… nell’articolo. Un abbraccio forte forte perchè senza persone come voi un progetto del genere non si potrebbe fare e non sarebbe così bello e intenso. Un abbraccio Popi
Già, già, una foto a caso… paola
Grande Popi sei il nostro mito!!!
Dai che così mi fate commuovere!
Un bacio a tutti!
Paolo