L’Europa si può definire in tanti modi, ma la parola proposta a Luciano Canfora nell’incontro di ieri è stata “magnete”. È magnetica perché in grado di attrarre, volontariamente o meno, paesi, nazioni e culture anche al di fuori dell’unità territoriale.

Da che cosa dipende il magnetismo? Si può forse ricondurre alla figura di un capo carismatico, un uomo capace di attirare su di sé il consenso delle masse attraverso strumenti concettuali, emotivi e mentali. Parlando della folla, Canfora ha usato l’espressione latina “senatores boni viri, senatus mala bestia” per spiegare il segreto del potere: esso si nasconde nel cortocircuito fra individualità e massa che si lascia governare.

Riguardo all’Europa, il filologo non ci propone di disfare tutto, ma di rivedere i parametri con cui questo “finto continente” si è formato, per ritrovare una pari dignità che è anche fondamento della libertà.

Matteo Erli, Alessia Franzoso e Francesco Visentin

Liceo classico “Ludovico Ariosto”