La prima cosa che si nota alla presentazione del nuovo libro di Giuseppe Festa, L’ombra del Gattopardo (Salani) non è certo il manifesto della copertina ma… una chitarra! E accanto un piedistallo su cui è appoggiata una cartellina colma di illustrazioni dai colori sgargianti.
Giuseppe prende tutti quanti alla sprovvista estraendo “dalla manica” parolone come criptozoologia, una branca della scienza che si occupa degli animali misteriosi: ci parla di yeti, che forse esistono davvero ma che sono solo nuovi orsi polari, racconta di leggende su Bigfoot e sì, anche dell’avvistamento del mostro di Loch Ness che, però, si è rivelato essere soltanto un pino riemerso dalle profondità del lago a causa di un gas sprigionato dal tronco.
Poi, finalmente, introduce il Gattopardo. Proprio un animale avvolto dal mistero, questo: forse è soltanto un gattone troppo cresciuto o un felino scappato da qualche circo, forse solo leggenda. Certo è che di testimonianze ce ne sono da vendere…
Nel corso del tempo ne hanno parlato duchi, vescovi, studiosi del ‘500 e, recentemente, sono state trovate impronte di enormi felini mai identificati. Le ipotesi vertono su una strana lince, che riesce a fare strage fra le greggi perché i cani non riescono a percepirne la presenza.
Giuseppe però ha avuto la fortuna di incontrane uno!
Già nel periodo del suo volontariato nel Parco Nazionale dell’Abruzzo gli si è presentata una scena piuttosto misteriosa: dopo aver intravisto nei pressi di un torrente un mantello maculato, ha trovato una carcassa di capriolo sicuramente vittima di un’imboscata ma a cui non erano state toccate le viscere: comportamenti assolutamente inusuali per i predatori di quella zona.
E così il guardaparco Sandro, già protagonista della sua storia precedente Il passaggio dell’orso, indaga sull’esistenza del Gattopardo.
Vi starete chiedendo che fine ha fatto la chitarra: beh, le indagini porteranno Sandro a guardare dentro di sé. Così Giuseppe compone per lui una canzone che profuma di boschi e di tramonti: “Oltre il confine per guardare dentro me“. Ne suona anche un’altra dedicata a una ragazza che verrà coinvolta nelle indagini e a cui si sente vicino in modo particolare…
In una storia tanto appassionante quanto misteriosa, questa ragazza crescerà molto, o meglio, “ringiovanirà”; Sandro correrà fino alla lontana Finlandia sulle orme del Gattopardo e i ragazzi volontari che rimarranno invischiati in questa vicenda si innamoreranno del Parco.
Che dire d’altro? Giovedì esce il libro, correte a leggerlo!

Sara De Mola, liceo Galileo Ferraris – Torino, tutor Fuorilegge