“Nel 2007 è arrivata l’estate dei miei diciassette anni. L’estate più importante della mia vita. L’estate che uno diventa grande. L’estate che niente, dopo, sarà più come prima“.
Queste sono le prime righe del libro L’estate che uno diventa grande, di Francesca Capelli.
L’estate, il periodo apparentemente più bello e spensierato dell’anno, specialmente per noi ragazzi, doveva essere così anche per Saverio, il protagonista del libro. Suo padre gli aveva fatto una proposta molto eccitante, anche se a lui non sembrava esattamente così: un mese intero da passare a Buenos Aires, in Argentina. Comunque accettò la proposta, anche se non molto entusiasto.
Così si ritrovarono all’areoporto di Fiumicino, con le valige piene di vestiti pesanti (perchè a Buenos Aires era inverno) ad aspettare la partenza dell’aereo.
Sbarcarono in Argentina, dove li attendeva Rosana, una ragazza ventitreenne, figlia di Juan Carlos, corrispondente del padre.
<Domani inizierò a mostrarti la mia città e a farti conoscere quello che i turisti di solito non vedono. Spero solo di riuscire a rendere indimenticabile questo viaggio.> Questo aveva detto Rosana a Saverio dopo essersi conosciuti. E infatti fu proprio così.
Il viaggio fu veramente indimenticabile.
Gli fece visitare tutti i quartieri di Buenos Aires, i posti più strani e insoliti della città, girovagarono per mercatini, Rosana gli presentò molti dei suoi amici, fino a quando non assistettero alla processione delle “pazze” di Plaza de Majo. Erano delle anziane signore, ma soprattutto madri alle quali erano stati tolti i propri figli.
Le Abuelas avevano un’associazione che si occupava di rintracciare i nipoti fatti sparire dai militari durante la dittatura, sporgevano denuncia, e in alcuni casi riuscivano a ricostruire delle famiglie. Sul loro sito internet passavano delle foto delle coppie dei desaparecidos, i cui figli non erano ancora stati ritrovati. In questo modo qualcuno poteva riconoscersi o scoprire anche solo una somiglianza, ritrovando la sua vera famiglia.
Un giorno, guardando una foto, Rosana scoprì una tristissima e orrenda realtà, che non aveva mai conosciuto e mai avrebbe voluto conoscere.
Saverio, suo padre, le Abuelas e l’amico Ricardo le stettero vicini in un momento per lei molto difficile, anche se dopo pochi giorni la vacanza di Saverio e suo papà terminò e loro dovettero tornare in Italia.
Questo viaggio, apparentemente non molto eccitante, si rivelò per Saverio una vera svolta nella sua vita, che lo porterà ad avere una diversa consapevolezza della sua esistenza.
L’estate che uno diventa grande, di Francesca Capelli, è un bellissimo romanzo rivolto a noi ragazzi.
Grazie ai racconti di fatti realmente successi in passato, anche dolorosi, ci lancia messaggi dai quali trarre forza e speranza per un presente e futuro sempre migliori, per la nostra solida formazione di adulti che non dovranno più commettere gli errori del passato.
Elisa e Darida
Davvero un bell’articolo, mi avete fatto venire voglia di leggere questo libro per sapere come va a finire! Brave