Una parola così complessa, ma allo stesso tempo così comunicativa come Giovendù, necessitava soltanto un esperto politologo e sociologo come Ilvo Diamanti, che rispondendo alle domande dei ragazzi creatori del neologismo, è riuscito a definire in chiave sociale e politica un concetto fondamentale e quotidiano, che ci tocca da molto vicino: la gioventù. Ilvo Diamanti, durante i suoi studi personali e in veste di insegnante all’Università di Urbino e di Parigi, si è spesso occupato di trovare un significato alla parola “giovane”: solitamente, questa parola esprime maturità, un cambiamento, addirittura un futuro. Dunque, si diventa giovani quando si riesce ad abbandonare definitivamente la fase di dipendenza dai nostri genitori e si entra nell’età adulta, in cui la parola chiave è sicuramente “autonomia”. Ma cosa vuol dire, nella società odierna, la parola gioventù? Come ci spiega il famoso sociologo, “giovane”, pronunciato nel ventunesimo secolo, è un vocabolo completamente vuoto: ora, già a dieci anni ci possiamo definire giovani, a causa delle precoci esperienze in vari ambiti che toccano la nostra crescita. A proposito di neologismi, questo dilatarsi della gioventù ha portato alla creazione di nuovi vocaboli, divenuti ormai necessari, come “giovani adulti”, che esprime l’incapacità, in età che si definirebbe adulta, di rendersi indipendenti dalla propria famiglia e dai sostentamenti sia alimentari che economici ci fornisce. Ma qual è la soluzione a questo gravoso problema che è la “giovinezza infinita”? Sicuramente gran parte del fenomeno sociale nasce dalla crisi economica che attanaglia il nostro Paese: per questo motivo, il professor Diamanti ci invita a lasciare l’Italia. Ma attenzione, non ad abbandonarla per sempre: dobbiamo infatti considerare i confini non come delle barriere o degli ostacoli, ma dei limiti immaginari, sempre pronti ad essere tranquillamente valicati, per conoscere culture e opportunità diverse, e tornare sempre nel nostro luogo d’origine.
Margherita Mastellari
Liceo L.Ariosto
Foto di Ornella Orlandini
Ecco il commento di Yannick e Alberto, sul palco con Bajani:
“Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno fatto partecipare a questo magnifico progetto, dalla mia professoressa di italiano ad Andrea, e a tutti gli splendidi e simpeticissimi ragazzi del progetto. L’esperienza di salire su un palco e porre delle domande personali ad Ilvo Diamanti, è un’occasione irripetibile. L’incontro di venerdì ma non solo, tutti i vari incontri che si sono tenuti in fondazione, sono stati per me un grande stimolo e una grande fonte di crescita…Vorrei che non finisse mai!” Yannick
“L’incontro con Ilvo Diamanti è stato per molti versi, come dire, illuminante. Mi ha fatto capire molte cose su come funziona l’Italia e su come i giovani dovrebbero ribellarsi a questo sistema , ma soprattutto ho capito come funziona e perché.” Alberto
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