“We’re completely unprepared for life: love, children, everything!”
“Siamo completamente impreparati alla vita: all’amore, ai figli, a tutto!”
Con questa frase venerdì 13 maggio, all’interno della libreria Trebisonda di via Sant’Anselmo 22, Tommy Wieringa, scrittore olandese, ha intavolato un’interessante discussione sul suo ultimo libro “Una moglie giovane e bella”. Titolo che potrebbe trarre in inganno: il protagonista è infatti il marito Edward, le cui vicende fanno da specchio al pubblico maschile di mezza età, toccandone molti nervi scoperti. A partire dalla notevole differenza di età rispetto alla “giovane e bella” Ruth, studentessa universitaria di vent’anni; Edward ha il doppio dei suoi anni, non è più giovane, non è più bello. Ha perso vivendo il fascino della giovinezza, non è più all’apice delle proprie energie e capacità, tutto ciò che gli rimane è il potere personale, la ricchezza, l’esperienza. Ed è con queste che cerca di conquistare donne “sbagliate”, troppo giovani, non tanto per sfizio personale quanto piuttosto per provare a riavere una “briciola” di quel tempo passato, di quella gioventù che ha perso e che non ha goduto appieno. La gioventù che prima “sprechiamo” e poi rimpiangiamo, come dice lo stesso protagonista, professore universitario, ai suoi studenti: “Voi potrete anche avere la giovinezza che io non ho più, ma io ho una cosa che mi mette al di sopra di voi: io so come ci si sente ad essere giovani, ma voi non sapete com’è avere la mia età!”.
La tematica centrale del libro è proprio la sofferenza di quest’uomo, vista come un qualcosa di solitario, incondivisibile e incomprensibile agli altri. Quest’infelicità aumenta ancor di più con la paternità, causa del naufragio del suo matrimonio e in generale di molti matrimoni, oltreché, secondo Tommy, della “distruzione” degli scrittori:”Mio figlio, ad esempio, fino a sei mesi piangeva tutto il giorno e io ero letteralmente prosciugato, privo di energie, peggio che tenere il Salone del libro per un anno di fila!”
Wieringa dichiara inoltre “Non sono cinico riguardo l’amore, sono solo rattristato da come va a finire; la coppia deve infatti imparare ad andare oltre l’aspetto passionale e rendersi conto che della bellezza ci si può stufare.”
Tommy si è trattenuto poi per rispondere alle ultime domande del pubblico, trattando brevemente anche il tema del vegetarianismo, che appare nel libro: Ruth è diventata vegetariana dopo aver sentito le grida dei maiali condotti al macello. Lo scrittore ha creato un interessante parallelismo tra le vecchie fabbriche, prive di finestre, spoglie, squallide e i terribili edifici nei quali sono cresciuti gli animali da carne.
Infine lo scrittore ci ha svelato la sua ricetta della felicità, che consiste nel volere qualcosa di realizzabile e volerlo in porzioni che si possano ingurgitare, portando come esempio il suo sogno di diventare scrittore che pian piano ha realizzato, fino a partecipare alla Dutch National Book Week e a diventare famoso nel suo paese.
Si è congedato ricordandoci che scrivere dei propri problemi non porta automaticamente a risolverli, ma certamente aiuta a riflettervi…”All the best!”
Bianca Martinetto, Liceo Classico Vincenzo Gioberti
Gaia Olocco, Liceo Classico Vittorio Alfieri