In occasione del secondo appuntamento delle serie di incontri Anime Arabe, la scrittrice francese di origine algerina, Faïza Guène, ospite il 19 maggio al Salone del Libro, ha illustrato le principali tematiche affrontate nella sua ultima opera Un uomo non piange mai.
La conferenza si è focalizzata non tanto sul protagonista Mourad quanto sulle due sorelle, Dounia e Mina, distinte da una scelta di vita divergente: la prima più improntata sul tipico modello di donna occidentale, la seconda molto legata alle tradizioni della famiglia. Diversamente da quanto ci si potrebbe aspettare, l’autrice ha voluto sottolineare come entrambe le figure femminili si siano emancipate a modo loro: da una parte l’eversione dalla cultura tradizionale, dall’altra la scelta di non convergere in canoni di libertà che pretestuosamente l’Occidente prescrive.
Il femminismo, per Faïza, consisterebbe non nell’imposizione di una libertà, filtrata dal pensiero comune, ma nel tentativo di garantire alle donne la libertà di poter fare le proprie scelte e prendere le proprie decisioni.
La carenza di curiosità e la tendenza a non voler andare oltre la superficie rendono difficile l’intercultura e preparano il terreno a un multiculturalismo che crea integrazione. In questa ultima realtà, in pochi sono in grado di abbattere i pregiudizi e le apparenze, leggendo nei cuori degli altri.
Francesco Casari e Khalil Zantou, liceo Ariosto
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