Presso la Sala blu del Salone del libro di Torino Vittorino Andreoli ci ha spiegato cosa sia la bellezza distinguendola in tre tipi: esteriore, interiore e mentale. All’incontro delle 15.30 del 22 maggio 2017 Andreoli ci ha spiegato quale sia il tipo di bellezza che salva il mondo: quella mentale. La bellezza, che è stato oggetto di dibattito nel corso dei secoli, è un concetto legato alla purezza, infatti ciò che è puro è anche bello. Egli ha poi definito il concetto di bellezza superficiale, che corrisponde a quella esteriore e che causa molta ansia nei ragazzi più giovani; i bambini sono trasportati da un senso di allegria tipico dell’infanzia, i ragazzi invece tendono ad assomigliare ad un prototipo di ragazzo/a, poiché non si sentono mai belli, che però non corrisponde alla realtà ma ad un modello ideale.
Egli ha poi presentato la sua idea fondamentale: l’uomo non può accettare solamente la bellezza esteriore ma deve ricercare anche quella interiore, deve stare bene con una persona che gli piace non solo fisicamente ma anche caratterialmente, così che si trovi bene con ella. Secondo Andreoli la chirurgia estetica è da rifiutare perché è solo frutto di una ricerca ossessiva della bellezza perfetta che però non esiste. La bellezza mentale, che differenzia quello che ci piace da quello che non ci piace, deve essere accompagnata anche dai sensi, bisogna prima toccare per capire se una cosa ci soddisfa o meno, non basta la sola visione delle cose.
La bellezza di superficie è una falsità ed è da rifiutare, non bisogna limitare una persona, che non è solo corpo ma anche mente e, benché ci siano persone più belle di altre, non ha senso individuare dei canoni di bellezza che sono solo prototipi irraggiungibili. Ricercare dunque la bellezza che lui stesso definisce “esperita” o vissuta è fondamentale per essere in pace con sé stessi.
Andreoli ha concluso affermando ironicamente: “Non ha senso che le persone che vogliono dimagrire vadano a correre perché alla fine avrebbero solo ancora più fame”.
Nicholas Indemini Tardy; Luca Lanfranco
Liceo classico Vittorio Alfieri
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