Il documentario realizzato da Ahmad Jalali Farahani nel 2014, proiettato alle ore 18.00 al cinema Boldini, narra la triste storia del giornalismo iraniano nel 2009.
We Are Journalists. Noi siamo giornalisti iraniani. Noi lottiamo ogni giorno, e ogni giorno soffriamo. Noi abbiamo criticato il governo di Ahmadinejad, un governo che vietava la libertà di pensiero e di espressione a Teheran e nell’intero paese. Un paese che non ci riconosce più come suoi figli, ma spietato, ci fa subire le peggiori torture. Un governo tirannico basato sul silenzio. Noi abbiamo descritto la rivoluzione, le manifestazioni, le abbiamo vissute e ne abbiamo subito le dure e amare conseguenze. Ma non abbiamo mai cessato di lottare per quello in cui crediamo, ciò che renderebbe questo paese libero. Noi abbiamo vissuto il movimento verde e sostenuto Mir-Hosein Musavi, come nuovo Presidente della Repubblica. Abbiamo visto e descritto nei nostri articoli il popolo iraniano alzarsi e ribellarsi contro il regime, alzando le bandiere verdi. Ma ne abbiamo pagato il prezzo. Abbiamo visto il popolo iraniano umiliato dal proprio governo, il quale troppo facilmente impedì l’uscita di scena di Ahmadinejad dalla politica, pur tanto desiderata dagli iraniani. Abbiamo cercato di combattere e lottare contro questo tipo di politica, ma non ce l’abbiamo fatta. Arrestati e torturati, nelle prigioni l’unica cosa di cui riuscivamo a mantenere vivido il ricordo erano gli occhi sofferenti dei nostri figli, mentre la polizia portava via i loro genitori. Molti di noi sono morti, altri sono in prigione, la maggior parte è emigrata all’estero. Ma noi continuiamo a combattere, soli, contro un nemico troppo potente, e la nostra unica arma è la scrittura. Noi non ci arrendiamo. Noi siamo giornalisti. We are journalists.
Articolo scritto da Chloé Friard, Bookblog 2014 redazione di Internazionale , tornata a trovarci
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