Pordenone, 15 settembre 2017

Il Ridotto del Teatro Verdi ospita, durante la terza giornata di Pordenonelegge, il confronto tra Federica Manzon, che presenta il suo terzo romanzo La nostalgia degli altri, e Federico Baccomo, con il suo quinto romanzo Anna sta mentendo. Due testi differenti in ambito stilistico ma molto affini in quello tematico.

La capacità che li accomuna è saper raccontare e raccontarsi, abilità fondamentale nella letteratura e nella vita quotidiana: in entrambe si sceglie chi essere ma soprattutto chi apparire, per poter scrivere la storia di un personaggio, o della nostra vita, esattamente come la vogliamo noi, rischiando di cadere nella menzogna. Questa è il parallelismo tra vita reale e letteratura: se cancellassimo l’occasione di mentire, sopprimeremmo anche la possibilità di modificarci come più ci conviene e di scrivere; i romanzi sono bugie raccontate particolarmente bene, a patto che il lettore sia disposto ad affidarsi completamente alle parole dell’autore, risultato di una sconfinata immaginazione che corrompe la credulità di chi legge. Il segreto? Nel mondo della lettura non vengono mai svelati inganno e ingannato, perché <<chi manipola, è il manipolato>>.

Dopo aver condiviso questo pensiero, i due autori hanno espresso il loro disaccordo in merito all’invadenza o alla funzionalità delle nuove tecnologie e del web. Proprio questo è il tema protagonista dei due romanzi, descritto però da due punti di vista completamente opposti: da un lato è la tentazione che induce alla menzogna, dall’altro quella che porta alla verità.

La visione eclettica fornita dagli ospiti ha aperto un dibattito ricco di riflessioni che ha coinvolto tutti gli spettatori rendendoli entusiasti.

Chiara Franzin, Liceo Scientifico Michelangelo Grigoletti, Pordenone

Cristina Marostica, Liceo Classico Vittorio Alfieri, Torino