«Quando il potere è posto al servizio di una reazione feroce, bisogna creare un linguaggio che faccia del suo meglio per appropriarsi di questa enorme corruzione e rinfacciargliene gli eccessi».
Wole Soyinka

1967-1969. Viene incarcerato per un articolo in cui chiedeva un “cessate il fuoco” durante la guerra civile nigeriana.
1986. Riceve il Premio Nobel per la letteratura.
1998. Fa ritorno in Nigeria, il suo paese natale.
Poeta, scrittore e drammaturgo nigeriano. Una vita difficile, determinata da un susseguirsi di prove di coraggio, quella di Wole Soyinka. Un susseguirsi, però, anche di riconoscimenti e soddisfazioni dopo una lunga serie di delusioni, perdite, distruzione e sacrifici. Così in occasione del festival Pordenonelegge 2017, l’autore è invitato nella piccola città friulana per ricevere il premio Crédit Agricole FriulAdria La storia di un romanzo. Si apre quindi un incontro incentrato sul dialogo tra lo scrittore e i giornalisti, con domande, curiosità e approfondimenti. I temi più trattati sono stati i suoi ultimi libri, la sua lingua, l’importanza, appunto, del linguaggio, con collegamenti alle vicende più significative della sua vita e ai suoi progetti futuri.

Alice Pisacane, Federica Verardo
Liceo V. Alfieri(TO), Liceo M. Grigoletti(PN)