Sold out a quasi tutti i workshop che si terranno al festival Internazionale di Ferrara, durante i tre giorni del primo weekend di ottobre.
I dodici laboratori a pagamento, che impegnano trenta studenti per quasi ogni corso, si svolgono nella sede dell’Università degli Studi di Ferrara e toccano temi attinenti al giornalismo.
Christian Cajoulle, photoeditor, critico e giornalista francese, nel suo workshop “Oltre la fotografia”, analizza l’evoluzione della fotografia digitale all’epoca di internet e si pone come obiettivo la valorizzazione del photo editing online, in quanto questo è decisamente più diffondibile della fotografia cartacea.
In “Disegnare le notizie”, Francesco Franchi, grazie alla sua esperienza di grafico, illustra ai partecipanti le trasformazioni del mondo dell’informazione e come alla grafica editoriale spetti il compito di creare un ponte tra forma e contenuti.
Il fumettista Gipi spiega come raccontare storie con i disegni e insegna le tecniche basilari dell’arte della graphic novel, in “Con gli occhi di fuori”. Diversamente, Jocelyn Bain Hogg spiega al pubblico come le immagini catturate da un obbiettivo possano narrare vicende ed emozioni e affiancarsi al contempo al racconto tradizionale trattato da Annamaria Testa che viene insegnato nel workshop “Ogni incontro, una storia”.
Pietro del Soldà e Jonathan Zenti si occupano del futuro della radio in un mondo che sembra preferire le immagini, nei due laboratori “Raccontare il mondo in diretta” e “Radio ai tempi di Google glass”.
Grazie ai celebri giornalisti, Jon Lee Anderson e David Randall, gli studenti possono apprendere nuove tecniche di scrittura di attualità, attraverso percorsi motivazionali e professionali, nei loro workshop “A caccia di storie” e “Scrivere e pubblicare in un mondo senza lavoro”.
In questa realtà rapida e digitale anche i dati possono aiutare a comprenderla meglio: “Quando i dati aiutano a capire il mondo”, tenuto dai web giornalisti Andrea Nelson Mauro e Alessio Cimarelli, illustra come questo sia possibile.
Andrea Segre, celebre regista italiano, si occupa di “Cinema documentario e giornalismo”, con l’intento di spiegare la diversità dei due ambiti ma anche di come questi possano interagire.
E infine l’affascinante potenza narrativa delle storie raccolte in sconosciuti archivi, viene mostrata da Wu Ming 2 nel workshop “Narrarchivio”.
Lucia Scanelli, Liceo Ariosto
Marta Blanchietti, Liceo Alfieri
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